venerdì 31 dicembre 2010

BUON 2011


AUGURI di un felice ANNO NUOVO
ricco di soddisfazioni !


Francesco Fabbriani

giovedì 30 dicembre 2010

Riapre il Punto Bar


Riapre, dopo un lungo periodo di chiusura, il Punto Bar, uno dei bar che hanno fatto la storia di Sasso Marconi. L’inaugurazione è fissata per domenica 2 gennaio, dalle 15 alle 19. Lucia, Erica e Ramona (nella foto con il capofamiglia Loris Falchi) accoglieranno coloro che vorranno festeggiare l’evento, atteso anche per ricompletare la rete dei servizi nel centro cittadino. Mamma Lucia, insieme alle due figlie, gestiranno insieme lo storico bar, affacciato sulla piazza, che sarà aperto ogni giorno dalle 7 alle 20, escluso il giovedì.

Il capodanno di Sasso Marconi

Festa di Capodanno questa notte (31 dicembre) a Sasso Marconi. La serata inizia al teatro comunale, alle 21.45, con lo spettacolo teatrale di Matteo Belli ‘Le guerre di Walter’: un trittico sul tema della guerra in cui Belli interpreta le storie dell’alpino Benetton, delle guerre stellari e del sommergibile, scritte da Walter Chiari sullo sfondo dell’Italia post-bellica. Ingresso libero con prenotazione obbligatoria presso infoSASSO, tel. 051 6758409. A seguire, Rogo del Vecchione, brindisi e buffet in Piazza dei Martiri per salutare e festeggiare insieme l’arrivo del 2011.

Ballare fa vivere a lungo, Rosa lo dimostra.


“A m’é sempar piasò baler e ai son sempar andè (mi e sempre piaciuto ballare e ci sono sempre andata)’. Rosa Baccigotti, da ieri neo centenaria di Montasico a Marzabotto, risponde così a chi le chiede il segreto che le ha consentito di raggiungere il raro traguardo dei cent’anni di vita. “Mangiare poco e male”, l’anticipa qualcuno. Ma lei smentisce. “Il vero toccasana è vivere in buona compagnia, in allegria e in un ambiente sereno e accogliente come quello che offre Lago di Montasico dove abito”. E che la signora centenaria viva a pieno il suo ambiente è vero poiché, non solo è pienamente autosufficiente, ma svolge ancora diverse mansioni attorno casa con grande perizia. Ricorda poi gli avvenimenti relativi all’occupazione tedesca di cui è stata testimone e che ha ritrovato nel film L’Uomo Che Verrà di Giorgio Diritti. A festeggiare Rosa c’era anche il sindaco di Marzabotto Romano Franchi che ha portato gli auguri dell’amministrazione comunale. Nella foto, oltre al primo cittadino, da sinistra si può vedere la nipote Patrizia Venturi, le figlie Giovanna e Luciana Mattioli, il genero Roberto Tondi e la pronipote Alessia Parisi.

mercoledì 29 dicembre 2010

Gli aver 70 per rccomandarsi a Vecchi.


Il vescovo ausiliario monsignor Ernesto Vecchi ha ricevuto, sfoggiando il suo consueto dialetto bolognese condito con il buon umore tipico dei petroniani veraci, il gruppo di ciclisti Over 70 di Giancarlo Maini per lo scambio di auguri. Il vicario ha incoraggiato i ciclisti a continuare nella loro opera di sensibilizzazione contro l’uso della droga e i ciclisti gli hanno consegnato un quadro con una foto che li ritrae all’ombra del ‘Nettuno’. I ‘ragazzi over 70’ sono, da sinistra, Vasco Gambini, Mario Viscogni, Giancarlo Maini, Michele Carlomagno, Luciano Gruppioni e Giuseppe Cantori. Accosciati Agostino Passini, Martino Paselli e Claudio Reali.

Teatro dialettale a Sasso Marconi.

Oggi ( 30 dicembre) per la rubrica di teatro dialettale, ‘Un bèl casein’, nel teatro comunale di Sasso Marconi, alle 21, l’Associazione Crifeo presenta ‘I Galli Boi’s’. La città di Bologna deve il proprio nome ai Galli Boi, che nel IV sec. a. C. vi si insediarono scalzando gli Etruschi. A quasi 2500 anni di distanza restano, del loro passaggio, ancora tracce chiare al petroniano che sa vederle e il dialetto le esalta.

Al museo etrusco si brinda al nuovo anno.


‘Brindare al capodanno con l’archeologia’ è l’invito del Museo Nazionale Etrusco Pompeo Aria di Marzabotto che sabato 1 gennaio resterà aperto dalle 9 alle 13 e dalle 14 alle 17.30 per accogliere coloro che vorranno deliziarsi dello spumante in compagnia degli antenati. La zona archeologica resterà aperta dalle 8 alle 17.30. Il Museo è situato nell’area che ospitò l’antica città etrusca che non fu distrutta ma abbandonata poiché l’arrivo dei Galli isolò l’abitato dalle vie commerciali, essenziali per gli artigiani etruschi. L’impianto urbano dell’antica città è intatto e ciò fa di Marzabotto un caso unico nel panorama dei centri abitati etruschi.