domenica 5 febbraio 2012

Il nuovo parcheggio scambiatore di Vergato è a rischio?


Riportiamo il racconto-testimonianza, sul ‘parcheggio di Vergato’ di Paolo Giuffrida perché, come si suol dire, ‘persona informata sui fatti’:

Premessa: Ho ritenuto, in qualità di persona parzialmente informata sui fatti oggetto dell'attuale sequestro, ricostruire la vicenda del parcheggio in costruzione a Vergato nell'area tra la stazione ferroviaria e i fiumi Reno e Vergatello. Purtroppo, infatti, me ne occupai con scarsissimo successo, visto che le mie intenzioni erano quelle di salvare gli orti dei cittadini (magari tenuti meglio di come lo erano) presenti in quell'area e di recuperare un'area verde che doveva, però, continuare a rimanere a disposizione del fiume Reno per quando aveva voglia di "stiracchiarsi un po'. Fu un'esperienza molto faticosa e che mi insegnò anche molto su come funzionano le cose dalle nostre parti.
Non ricordo volentieri quei momenti, ma viste le tante inesattezze apparse sulla questione, mi è sembrato utile raccontare quanto mi capitò.

Gentilissimi, scrivo questa mia per intervenire sulla questione dei sigilli apposti dall’Autorità Giudiziaria ai cantieri in corso a Vergato per la costruzione di un parcheggio nell’area tra la stazione ferroviaria e i fiumi Reno e Vergatello.

Una mia amica, infatti, mi ha segnalato, l’altro giorno, questa notizia apparsa sulla stampa e, dopo essermi un po’ informato, leggendo anche i vari commenti apparsi sul blog di Fabbriani sulla Valle del Reno, ho pensato utile un mio intervento in qualità di persona informata sui fatti.

Ho constatato, infatti, che nei vari interventi letti sono state riportate alcune inesattezze, mentre, non sono state affrontate alcune cose, a mio avviso, molto importanti.

Prima di entrare nel merito delle questioni, però, vorrei chiarire brevemente la mia posizione. Alcuni interventi sul blog sopra citato, che non vengono firmati, recano il logo di Altro Appennino, cioè della lista civica omonima che si presentò alle ultime elezioni amministrative del comune di Vergato, senza ottenere alcun eletto. Di questa lista, io fui il candidato sindaco e, dopo l’insuccesso elettorale, non mi risulta che la stessa lista abbia continuato ad esistere e ad operare a Vergato. In ogni caso, io non ne faccio più parte e gliinterventi riportanti il logo di A.A. non devono, quindi, essere riferiti alla mia persona.

Della vicenda del parcheggio oggetto del sequestro di questi giorni ebbi occasione di occuparmi alcuni anni fa in qualità di segretario del locale circolo di Rifondazione Comunista, partito che era nella maggioranza che sosteneva la maggioranza di allora (si parla della precedente amministrazione di cui era già sindaco Sandra Focci.

La questione del parcheggio “esplose” nella discussione del circolo, e successivamente anche pubblicamente, grazie alla nostra volontà di farne conoscere i termini alla popolazione di Vergato, quando il Sindaco informò i nostri rappresentanti nell’amministrazione (un assessore e un consigliere comunale) dell’intenzione di realizzare un progetto di “valorizzazione” delle aree ferroviarie e di quelle ad esse limitrofe. L’intenzione, più precisamente, era quella di costituire una S.T.U. (Società di Trasformazione Urbana), insieme a ferrovie e a privati per realizzare: tre alti palazzi, un supermercato e un parcheggio nell’area tra la ferrovia e i fiumi Reno e Vergatello, collegato con la stazione attraverso un sottopassaggio.

I soldi già disponibili, infatti, non erano sufficienti a realizzare le due opere: parcheggio e sottopassaggio e l’operazione, quindi, doveva servire, attraverso la valorizzazione delle aree, a trovare quelli mancanti. Ma dall’operazione, si ventilava anche la speranza che l’amministrazione potesse trovare anche i soldi per fare la famosa piscina che tutti gli amministratori vergatesi hanno promesso e che mai sono riusciti a realizzare (questa possibilità si sarebbe potuta verificare nel caso di una “valorizzazione” delle aree particolarmente riuscita e redditizia per le casse comunali).

L’operazione, piuttosto ardita (i tre palazzi erano stati immaginati, all’inizio, con molti piani, che venivano, però, via via tagliati man mano che la cosa si ridimensionava) e complicata, veniva immaginata in periodi di speculazione edilizia pagante (e Vergato porta indelebili i segni deturpanti della disinvoltura con cui si è costruito, spesso in deroga allo stesso piano regolatore) e,immagino che si sia arenata con la crisi immobiliare che da qualche anno ha colpito l’edilizia.

Diciamo che oggi, di quell’ipotesi ben poco rimane in piedi, mentre rimane in tutta la sua cruda realtà che la stazione di Vergato versa nelle pessime condizioni attuali che tutti possono constatare. La stazione di Vergato è, infatti, l’unica della linea a non essere stata ammodernata e la ragione sta proprio in questa follia del progetto di cui parlavo prima.

Per questo, bisognava correre ai ripari e realizzare almeno l’ammodernamento della stazione e il famoso parcheggio, approvato (tre amministrazioni fa) e in parte già finanziato.

Ma le ferrovie avevano altri progetti e avrebbero voluto lasciare a Vergato un solo binario, e con un solo binario non ci sarebbe stata più la necessità di un sottopassaggio. Ma il sottopassaggio doveva servire anche il parcheggio e grazie a questa confusione di idee e progetti, le cose sono state ferme ancora per un po’ di anni.

Adesso, come tutti possiamo ben vedere, i lavori per il parcheggio sono iniziati e non ci sarà nessun sottopassaggio a collegare questo con la stazione ma, penso, una scala, e una pericolosissima passerella che porterà al marciapiede dove poter prendere i treni.

Fatta questa lunga premessa, veniamo al merito del progetto.

Il progetto non va bene perché viene costruito in un’area di naturale espansione del fiume in caso di piena.

Questa fu la più importante nostra obiezione al progetto che avanzammo all’Amministrazione comunale e il Sindaco ci rispose che esso era stato approvato dall’Autorità di Bacino, anche se per farlo, aveva chiesto opere importanti a protezione delle piene del fiume. Queste opere facevano sì che il parcheggio, alla fine, costasse molto di più del valore rappresentato in sé dal parcheggio.

Rispetto a questa questione, devo rilevare che il Sindaco usa oggi degli argomenti che all’epoca della nostra contrapposizione non vennero usati. A sentire il Sig. Sindaco oggi, sembra che l’opera venga fatta a protezione della stazione e di quell’area e che i costi siano del tutto plausibili proprio per questa ragione: si spendono tanti soldi, non perché abbiamo deciso di fare un parcheggio in un’area dove non si dovrebbe, ma perché dobbiamo mettere in sicurezza una parte di città, e incidentalmente viene protetto anche un parcheggio.

Ho riflettuto su questo modo di argomentare la questione e mi sembra che sia un maldestro tentativo di trovare giustificazioni a qualcosa che da solo difficilmente si poteva dare una giustificazione.

Ma veniamo all’autorizzazione dell’Autorità di Bacino. Effettivamente, questa autorizzazione, con la richiesta di opere costosissime aggiuntive, venne data, ma quello che nessuno dice e che non emerge sinora da tutta la discussione è un dato. Dopo l’autorizzazione dell’Autorità di bacino, quest’ultima realizzò un Piano di prevenzione del rischio idraulico del fiume Reno che venne approvato, effettivamente, dopo la concessione dell’autorizzazione dell’Autorità di Bacino, ma parecchi anni prima dell’avvio dei lavori.

Ma cosa diceva questo Piano? Molte cose interessanti e tra queste una che in tutta questa vicenda dovrebbe avere una sua rilevanza: nel punto in cui si sta costruendo il parcheggio c’era un bel segno rosso ad indicare il massimo rischio idraulico. E che cosa bisognava fare, secondo L’Autorità di Bacino, in quel punto? Non solo non si dovevano costruire manufatti di alcun genere, ma bisognava eliminare quelli eventualmente costruiti.

Per intenderci: se ci fosse stato il parcheggio, bisognava smontarlo, abbatterlo, ripristinare, cioè, la possibilità che il fiume si espandesse liberamente in quella parte golenale.

Capisco che oggi la discussione sembra essere diventata un’altra e che le opere di contenimento non si facciano più a protezione del parcheggio, ma dell’area della stazione. Ma un’amministrazione responsabile, di fronte, ai risultati dello studio degli esperti, non avrebbe modificato la propria decisione di costruire un manufatto come quello ipotizzato, visto, tra l’altro, che i lavori erano ancora ben lungi dall’essere iniziati?

E’ un argomento ammissibile e minimamente decente quello di dire: “ma ormai era stato autorizzato”? e l’Autorità di Bacino , di fronte ai propri esperti che consigliano di fare altrimenti, non è in grado di modificare una propria decisione, ritirando un’autorizzazione? O ci si accontenta delle opere costosissime richieste e che i cittadini contribuenti, ignari, pagheranno?

A suo tempo, a me questa questione apparve di una gravità enorme e cercai di approfondire la questione e con alcuni amici provammo anche a lanciare un “laboratorio di urbanistica partecipata” per coinvolgere i cittadini di Vergato su questa questione di grande rilevanza.

Ma Vergato e soprattutto la sua amministrazione non amavano la partecipazione e si preferì proseguire con i progetti senza parlarne troppo in giro e delegittimando persone scomode come il sottoscritto che dopo alcuni mesi, infatti, si dimise dalla carica di segretario politico di Rifondazione Comunista, occupandosi della questione all’interno della breve esperienza del “Laboratorio della Sinistra” e successivamente della lista Civica Altro Appennino.

C’è, poi, anche la questione del vincolo paesaggistico. Anche in questo caso, pur tra mille difficoltà (malgrado richiesta scritta da parte di alcuni cittadini, non ottenemmo nemmeno l’accesso agli atti), ebbi la consapevolezza che un’autorizzazione di questo tipo non era stata chiesta e non esisteva. A tal proposito, mi ricordo come, nel corso di un incontro ufficiale con il Sindaco, venne fuori che ad una mia specifica richiesta, mi veniva risposto, provocatoriamente, che non si sapeva cosa fosse la legge Galasso. Feci anche dei tentativi presso la Soprintendenza, per cercare di coinvolgerla nella questione, ma capii che la Sovrintendenza autorizza o non autorizza, ma se nessuno chiede nulla, non c’è pericolo, poiché non ci sono le risorse per svolgere alcun controllo sui territori.

In ogni caso, il Sindaco ci dice che, ben prima della legge Galasso, molti palazzi erano stati costruiti a ridosso del fiume e che quindi, anche con la Galasso, si poteva ormai considerare tutta quella zona “autorizzata”, o meglio, sarebbe stato del tutto inutile chiedere, per altre nuove opere, come il parcheggio, qualsiasi autorizzazione. Anzi, secondo il piano dell’Autorità di Bacino, quei palazzi dovrebbero essere abbattuti, ma noi, dopo aver scritto qualcosa di simile, ci limitiamo a dire che ormai non ci resta che “mettere in sicurezza i manufatti”: palazzi e, oggi, anche il parcheggio.

In tutta onestà, credo che il Sindaco abbia ragione e che, forse, a questo punto, anche moltissime altre costruzioni – e anche quelle dell’America, costruite non molti anni fa sotto il comune di Grizzana – sono abusive, cioè prive delle autorizzazioni necessarie (ma potrei sbagliarmi, ovviamente).

Ma rischio idraulico e vincolo paesaggistico sono due cose che si possono emendare e si può andare in deroga.

Credo, infatti, che non sarà con qualche timbro e certificato in più che renderemo “paesaggisticamente, urbanisticamente e civilmente” migliori gli abitati di Vergato. Basta guardarsi in giro e osservare qual è il risultato. Quando me ne occupavo, qualche anno fa, Vergato era il comune che aveva consumato più suolo nella provincia di Bologna (dopo Bologna, ovviamente).

E fu anche per questo che Altro Appennino mise al primo posto del suo programma la fine del consumo di suolo e un piano regolatore (PSC, oggi) a “Crescita Zero”.

Ma i nostri voti non furono sufficienti ad eleggere alcun consigliere. E su questa questione, anche le altre liste e gli altri programmi parlavano tutti di crescita edilizia, qualcuno, addirittura, parlava di costruire in destra Reno, in territorio grizzanese, individuato quale nuovo polmone di espansione edilizia.

Mi ricordo che facemmo anche un bel volantino e mettemmo a confronto due foto: una attuale e una di molti decenni fa, che reclamizzava Vergato quale stazione turistica. Noi scrivemmo: “Vergato: da stazione turistica a stazione edilizia …” e, a quanto pare, non è finita.

Infine, vorrei far notare che accanto all’ingresso della stazione, dove sorge l’ex magazzino merci, c’è un’ampia area ferroviaria già in disponibilità del comune che potrebbe essere attrezzata a parcheggio con costi irrisori (basta fare il confronto con quanto fatto a Marzabotto). Ma non si è fatto e non lo si fa; poiché, in questa area, al posto del magazzino, doveva sorgere uno dei palazzi e, quindi, non si poteva impegnare con un’altra destinazione. Eppure, se i parcheggi, come tutti ci dicono, sono urgentissimi ed importantissimi, perché non si realizzano quelli possibili a costi assolutamente bassissimi?

Sarebbe interessante, per chi fosse curioso, interpellare, come io feci, l’urbanista che progettò e firmò il piano regolatore tutt’ora vigente di Vergato.

Chiedetegli cosa pensi del suo piano, di come è stato realizzato e cosa pensi dell’amministrazione comunale di Vergato. Potrebbe essere illuminante. Per me lo fu, e fu anche molto disperante.

Paolo Giuffrida

tel. 051917411 – cell. 3282316311

posta elettronica: paologiuf@hotmail.com p.giuffrida@rfi.it

15 commenti:

Anonimo ha detto...

Perchè il Signor Giuffrida per dare un contributo alle indagini non si presenta al Corpo Forestale dello Stato di Vergato e depone quanto esposto su questo Blog?

Farebbe un servizio alla collettività passiva di questo paese.

Anonimo ha detto...

Perche i cittadini ora che sono informati non pretendono che le autorita competenti facciano le indagini del caso?
Perche' non pretendere che il sindaco indica una assemblea publica e cominci a spiegare una buona volta che cosa sta facendo?
Perche'continuamo ad aspettare che siano sempre altri a muoversi?
Il sindaco é stato eletto dai cittadini ed é tenuto a rendere conto del suo operato.

Anonimo ha detto...

Martedì 07/02/2012 ore 20,30 Consiglio Comunale aperto ai cittadini nel quale i cittadini potranno intervenire. L'argomento sarà l'Ospedale ma quale occasione migliore per chiedere spiegazioni al nostro "caro" Sindaco??? Spero saremo in tanti.

Anonimo ha detto...

Nel frattempo maqrtedi' 14 nella saletta pd di vergato trovate il rappresentante regionale. Potete chiedere lumi a questa persona

http://www.pdbologna.org/Comune-Vergato/Unione-PD-Comune-Vergato/Assemblea-PD-Vergato.html

Anonimo ha detto...

Il sig.Giuffrida fa finta di non sapere che l'attuale piano regolatore fu fatto e adottato da una giunta di centro-destra ed era opera di tecnici di sua fiducia (e non dal tecnico con cui dice di aver parlato, che firmò invece il piano del 1983), e che quel piano fu oggetto di una grande quantità di osservazioni da parte della Provincia, tanto che la Giunta successiva di Centro Sinistra, capitanata dal Sindaco Colombi, dovette impegnare non poche risorse per rispondere compiutamente a quelle osservazioni.
La questione citata dei tre palazzi era completamente fuori dalle previsioni del PRG e faceva parte di una ipotesi di Programma di Riqualificazione Urbana, strumento che moltissime amministrazioni hanno utilizzato per intervenire sui loro territori. La proposta di Vergato fu attentamente valutata e alla fine fu scartata, certo non per l'opposizione di forze politiche che non hanno quasi mai argomenti convincenti e scambiano gli strumenti della contrapposizione politica con le denuncie giudiziarie, ma perchè giudicata complessivamente fuori scala per il comune. Nessuno scandalo dunque. Semmai c'è da chiedersi come mai gli strenui difensori della mobilità pubblica non riescano a capire l'importanza di avere un sistema di parcheggi scambiatori vicino alle stazioni del SFM, senza la cui dotazione spesso -per come siamo messi oggi, lo stesso servizio diventa molto meno attrattivo.

Anonimo ha detto...

E dei portatori di interessi ogni volta che si parla di Riqualificazione urbana e Piani Regolatori non ne parla mai nessuno pero'.

Io ripeto che il parcheggio poteva e doveva essere fatto al posto del mostro costruito davanti alla pasticceria Mario.
Se del caso ci fosse persona informata ci faccia sapere:


chi era il proprietario del terreno dopo le F.S.

Chi lo ha acquistato

Se è mai stato in carica politica nel comune di Vergato

Chi è stato il costruttore

ecc ecc

poi parliamo di mobilità e esigenze di chi deve prendere il treno ma abita fuori Vergato e viene in macchina e parcheggia nell'area striminzita occupata per due terzi dai proprietari di seconde auto residenti nelle vicinanze (giacchè adesso siamo in inverno la mattina alla cinque guardate e contate le auto appannate o addirittura ghiacciate nei vetri da quelle coi vetri puliti: quindi di chi ha parcheggiato da poco e che prende il treno).

Anonimo ha detto...

Interessante e illuminante l'articolo che ho letto collegandomi al sottostante sito:

http://www.ilsole24ore.com/art/commenti-e-idee/2012-02-16/bolla-varianti-urbanistiche-064233.shtml?uuid=Aa9vYasE

Anonimo ha detto...

http://notiziefabbriani.blogspot.com/search/label/PORRETTANA%20BOLOGNA%20SASSO%20MARCONI

Bizzarro come un rappresentante del comitato ferrovia porrettana e componente di giunta comunale di vergato debba chiedere al comune di vergato certezze.

Anonimo ha detto...

http://www.ilfattoquotidiano.it/2012/02/18/errani/192248/

il comune di vergato farà come quello di Imoa?

valerio pezzoli ha detto...

una precisazione per i lettori e per il sig. Giuffrida:

altro Appennino esiste ancora, ha un consigliere comunale a Grizzana e, come giustamente affermato, nessuno a Vergato;

ovviamente i simpatizzanti della lista fanno "quello che possono" visto che nessuno è un politico a tempo pieno;

in particolare su quel parcheggio è già stato fatto un caloroso invito alla nostra Sindaca,
http://altroappennino.blogspot.com/2009/10/non-costruire-quel-parcheggio.html#links

scusate se in mezzo a tanti anonimi rinuncio all'anonimato
valerio

Anonimo ha detto...

Io la scuso signor Valerio spiritoso anonimo Pezzoli.

Il problema è proprio quello da Lei fatto emergere.

Il politico va fatto a tempo pieno e non facendo due tre quattro lavori o avere una dua tre quattro cariche.

Non solo ma bisognerebbe prima formare una platea di politici che prima abbiano i requisiti di cultura minima e vengano scelti per titoli ed esami di livello universitario.

Anonimo ha detto...

http://www.youtube.com/watch?v=op8Lcr5-9rQ

ma che allegria!!!!!

Anonimo ha detto...

DIECIMILA EURO DI SPESE LEGALI PER ISTANZA DI DISSEQUESTRO PARCHEGGIO STAZIONE

http://www.mutinanet.com/albovergato/2012/docs/2012AREA20046D.PDF

Anonimo ha detto...

da questa interrogazione si apprendono tante belle cose che i giornali dimenticano?

http://demetra.regione.emilia-romagna.it/al/monitor.php?vi=att&dl=679d1e14-b03c-6605-d9fd-4f8bff546d2c&dl_id=2&dl_t=html&dl_a=y&ev=0

Anonimo ha detto...

leggendo la sottoriportata interrogazione si direbbe che piu' che a rischio si direbbe defunto questo parcheggio:

http://demetra.regione.emilia-romagna.it/al/monitor.php?vi=att&dl=679d1e14-b03c-6605-d9fd-4f8bff546d2c&dl_id=2&dl_t=html&dl_a=y&ev=0