lunedì 21 maggio 2012

La 'politica' non è bandita dalla valle del Reno.





Dopo la bufera generata dalla crisi, dal salasso  fiscale ‘Monti’ e dai cicloni dovuti ai comportamenti disinvolti sull’uso dei fondi pubblici assegnati alla Lega e alla Margherita si ritorna con apprensione e con cautela  alla politica con incontri finalizzati a verificare e a rinsaldare il rapporto con gli elettori anche per una possibile mobilitazione in occasione delle prossime  verifiche elettorali molto più vicine di quello che il calendario può fare ritenere per una organizzazione adeguata. 
Gli incontri hanno visto una partecipazione più vasta di quello che i sondaggi potevano far credere. Recenti sondaggi hanno infatti evidenziato che il  consenso verso i partiti si è ridimensionato al solo 3 %. 
Il confronto  organizzato dal PDL a Vergato sul tema del lavoro ha visto la presenza di numerosi simpatizzanti che non hanno lesinato critiche ne’ nascosto ciò che si aspettano dai propri eletti. Il dibattito si è infatti presto spostato sui costi della politica e della pubblica amministrazione, entrambe messe sotto accusa per la quantità ingiustificata di fondi elargiti anche a fronte di servizi pubblici noti più per l’inefficienza che per la qualità.  Infine la richiesta di esempi di moralità da parte degli eletti chiamati a rappresentare la comunità. 
All’ incontro erano presenti fra gli altri, il deputato Giuliano Cazzola  e il coordinatore regionale Alberto Vecchi .
Il primo ha precisato che il Parlamento si è già mosso in modo sostanziale in linea con le attese dell’opinione pubblica. Le novità indirizzate al risparmio  però non sono state riportate dalla stampa e dai media in modo adeguato. Ha poi aggiunto che la rappresentanza politica solitamente è l’espressione della comunità rappresentata: “A metterci in una situazione difficile è un debito pubblico che, non va dimenticato, per metà è stato generato da pensioni generose che non dovevano essere assegnate e a cui nessuno ha dichiarato di voler rinunciare”, ha ricordato. Il riferimento era ovviamente anche alle pensioni baby.
Vecchi ha ricordato che il Consiglio regionale ha limitato i componenti a 50 anziché ai 67 che la legge prevede. Ho poi portato l’attenzione sulla polemica che lo riguarda e cioè l’eccessivo rimborso chilometrico che gli viene attribuito. “Si cambino le regole” ha detto, sottolineando che chi lo accusa ha un rimborso chilometro addirittura superiore al suo. “Ritengo perseguibile piuttosto il comportamento di quei consiglieri che non partecipano in modo adeguato ai lavori assembleari per continuare la loro attività professionale”, ha concluso. 
Si è parlato di politica anche alla festa dell’Unità di Sasso Marconi con la partecipazione dell’ex segretario provinciale del PD Andrea De Maria e del responsabile nazionale per la cultura del PD Matteo Orfini.
Qui l’atteggiamento era più euforico e sicuro. La convinzione che alla prossima verifica elettorale la maggioranza cambi segno a favore della sinistra è evidentemente diffusa, anche se molti opinionisti sostengono che il PD dovrà affrontare ancora travagli: “La situazione è molto difficile”, ha ricordato De Maria nel suo discorso in cui ha indicato che la prudenza è d’obbligo, “Dobbiamo avere la forza di dare un punto di riferimento al paese che deve essere ricostruito non solo nella ossatura economica, ma anche in quella sociale e morale”. 
Orfini ha ricordato l’attentato di  Brindisi quale azione criminale contro la legalità democratica. Ha poi posto l’accento sulle difficoltà di collaborazione con il PDL nel sostegno al governo Monti. Difficoltà venute alla luce con le differenze emerse sulla legge contro la corruzione.
Quale sarà il futuro è da vedersi. Certo c’è il concreto bisogno di ritrovare una classe dirigente riconosciuta  come tale e che sappia individuare e interpretare l’interesse generale e non solo di partito o di gruppi di potere .

3 commenti:

Anonimo ha detto...

Credo che questa notizia non fosse esattamente ciò che desiderava sentirsi dire la gente della Valle del Reno.

Per quanto mi pare di aver capito infatti, chi lamenta la scomparsa della politica non pensa certo a costoro.

Lungi dal pensare che in democrazia si possa fare a meno della politica, si passa subito dopo a costatare come costoro sono proprio quelli che hanno ammazzato la politica con la P maiuscola e che il loro permanere sulla scena ostacola e ritarda il necessario e urgente avvento della politica giusta e utile.

Anonimo ha detto...

Ma quali sono le proposte emerse dal convegno sul lavoro..organizzato dal PDL ? Io non ne ho sentite...legate al nostro territorio..solo difese d'ufficio...ma come credete di ottenere voti se continuate ad arrampicarvi sugli specchi???Non sentite il grido di dolore che si alza dalla nostra montagna cosi' depauperata,dimenticata disprezzata fa una maggioranza regionale che altro non pensa che alle zone piu' forti..e ad accentrare ogni intervento sul territorio..DITE QUALCOSA..RAZZA DI GARANTITI....

Anonimo ha detto...

ma ci abbiamo la Focci che ci tutela.