domenica 17 giugno 2012

MARCONI E LA VERITA’ STORICA SULL’INVENZIONE DELLA RADIO.




Dopo la riconferma russa di voler attribuire a  Popov l’invenzione della Radio, Lodovico Gualandi, “marconista del XX secolo, interviene per chiarire ancora una volta il falso e per ribadire 'si scherzi pure coi fanti, ma non con i santi'.

Se si analizzano i Testi di Storia della Scienza e della Tecnica, le Enciclopedie e molte pagine Internet, confrontandone i contenuti, non può sfuggire che  a Guglielmo Marconi viene spesso contestata l’originalità e la rilevanza scientifica del sistema ingegneristico da lui inventato; nonostante si fosse dimostrato l’unico in grado di permettere le radiocomunicazioni, a brevi e grandi distanze.

Prima del brevetto di Marconi, infatti, nessuno dei suoi presunti precursori era riuscito a progettare un sistema tecnico in grado di permettere la trasmissione, la ricezione e la registrazione di un messaggio a soli cento metri di distanza.
L’opinione espressa in molta letteratura, che Marconi non abbia inventato nulla in quanto gli apparati da lui impiegati con successo erano composti da dispositivi già inventati da altri è pertanto deplorevolmente falsa.

  L’Invenzione della Radio rappresenta una delle maggiori conquiste scientifiche del XX secolo.

Conquista scientifica italiana perché lo ha voluto Marconi. Se egli avesse infatti accettato la cittadinanza britannica - come gli era stato insistentemente proposto - questa conquista sarebbe diventata  inglese:  la leggenda di Popov inventore della radio non sarebbe nata e Marconi avrebbe sicuramente ricevuto il Premio Nobel per l’Invenzione della Radio, e non per avervi soltanto contribuito, come affermato nell’inadeguata motivazione del Nobel.
                                                  
Il libro “IL VERO INVENTORE DELLA RADIO della “Sandit Libri”, con la prefazione del Presidente della Fondazione Guglielmo Marconi, dimostra che l’Invenzione della Radio è stata una creazione meditata e cosciente; frutto di una rigorosa ricerca scientifica.
Mi auguro che la sua diffusione riesca a favorire il ripristino della Data Anniversario di Marconi, ingiustamente e ingenerosamente  abrogata dal governo italiano.

                         Lodovico Gualandi “marconista del XX secolo”

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