mercoledì 20 giugno 2012

Tra minieolico e recupero boschi, l'aiuto energetico per gli agricoltori.

Vladimiro Ferri.

E’ quella ottenuta con l’eolico l’energia pulita cui puntare  e ciò per un motivo molto semplice, il vento è presente e agisce anche di notte.
Questo è uno dei punti cui sono pervenuti i partecipanti al seminario  informativo sugli ‘aspetti tecnici e sugli incentivi per le energie rinnovabili’, organizzato dalla Confederazione italiana agricoltori (Cia) bolognese, in accordo la Strada dei Vini e dei Sapori, per gli operatori agricoli dell’Appennino. 
Paola Guidi titolare dell'agriturismo Ca' del Buco.
L’impiantistica da utilizzare non è quella ‘industriale’ perché invasiva e impattante, ma quella più accettabile del minieolico  perché facilmente collocabile e montabile. All’incontro informativo, che si è tenuto all’agriturismo ‘Cà del buco’  Montepastore (Monte San Pietro), era presente, fra gli altri, Vladimiro Ferri  direttore della Cia di Bologna. “L’incontro ha proposto una fotografia completa di tutte le possibilità oggi esistenti per generare energia pulita, dal fotovoltaico al cippato e agli impianti a biomassa”, ha precisato Ferri. “ La produzione di energia elettrica in azienda è una operazione giudiziosa. Lo spazio c’è. Già molte realtà del nord Italia lo fanno con soddisfazione non solo economica, ma anche ambientale. In Emilia Romagna c’è spazio per lo sviluppo. Per gli agricoltori, nella produzione di energia, la priorità è da dare agli impianti che utilizzano scarti vegetali e sono da preferire impianti di piccola dimensione. In collina e montagna, l’area più fragile provinciale, è da guardare con particolare attenzione l’utilizzo dei prodotti del bosco. Un eventuale recupero delle aree oggi abbandonate può diventare elemento significativo per la sopravvivenza degli operatori ancora presenti. Il  recupero del bosco può dare anche una importante qualità ambientale per il paesaggio”.
Il direttore dal Gal Claudio Ravaglia ha poi illustrato le provvidenze, anche di carattere fiscale,  previste  a sostegno della installazione di nuovi impianti. Finanziamenti disponibili e certamente di interesse.
I finanziamenti sono condizionati dalla tipologia di interventi compresi e coerenti con le prescrizione adottate dal Piano Regionale di Sviluppo Rurale dell’assessorato all’agricoltura dell’Emilia Romagna, guidato da Tiberio Rabboni.

1 commento:

acidpunk ha detto...

tutto basta che non si parli di coltivare, l'agricoltura in montagna è morta.
andiamo a prendere un caffè va!