mercoledì 31 ottobre 2012

Sciopero dei dipendenti Coop di Marzabotto: "Il contratto integrativo non si tocca".



'Le promozioni per soci e clienti le pagano i lavoratori’, accusano i dipendenti della Coop di Marzabotto, in sciopero questa mattina per la rottura delle trattative per il rinnovo del contratto integrativo .
Hanno incrociato le braccia, hanno allestito un ‘totem’ con i simboli sindacali che segnalavano la loro protesta e poi hanno iniziato a distribuire volantini ai clienti che, increduli per lo sciopero delle loro affezionate fornitrici dei generi di prima necessità, leggevano voraci le motivazioni della singolare presa di posizione. Non si ricorda infatti un solo precedente di sciopero della ‘ragazze Coop’ di Marzabotto.

Con la consueta disponibilità e con lo stesso sorriso compiaciuto verso il cliente abituale hanno poi spiegato le ragioni della loro protesta: “La proposta della direzione è quella di aumentarci l’orario di lavoro, toglierci la pausa di un quarto d’ora per i full time e 10 minuti per i part time senza in cambio alcuna compensazione economica. Noi siamo dei lavoratori che nel momento del bisogno rispondono sempre con la massima disponibilità. Ma qui si vuole imporre un inaccettabile passo indietro. Al tavolo della trattativa la nostra controparte ha posto come condizione non negoziabile la pretesa di cancellare il contratto integrativo e con quel dictat la delegazione sindacale ha abbandonato il tavolo. E ha fatto molto bene, il metodo è quello di Marchionne”, conclude ironizzando Marzia con l’approvazione degli altri scioperanti. “La coop non decide di migliorare qualità e servizi per  soci e clienti, ma solo di abbassare i prezzi tagliando salari e diritti: infatti 144 ore gratis, 3000 euro annui in meno, cancellazione della pausa retribuita… Questa Coop sei anche tu ?”
E i clienti, a quella domanda delle lavoratrici, rispondono che quella Coop non sono loro e assicurano la  piena solidarietà a supporto della protesta. Qualcuno oggi non avrà mangiato la frutta, ma non si è scomposto. La protesta dei lavoratori è sempre protesta e va rispettata , anche se la controparte è la Coop. 

Comicità ‘popolare’ e risate in dialetto a Sasso Marconi.




Domani, giovedì 1 novembre, nel teatro comunale di Sasso Marconi, alle 21, la compagnia Bruno Lanzarini inaugura la rassegna di teatro ‘popolare’ ‘Un bèl Casein’ con il suo nuovo spettacolo “Che fadiga lavurèr in banca!”: una commedia in dialetto bolognese in cui uno sfortunato direttore di filiale si trova suo malgrado coinvolto in un traffico di materiale “a luci rosse” a base di mazzett. Regia di Gian Luigi Pavani.
La rassegna, giunta ormai alla XII edizione, prosegue poi tutti i giovedì fino a fine anno con altri 8 appuntamenti che avranno per protagonisti noti autori e compagnie bolognesi ,  tra cui I Felsinei, i Cumediant Bulgnìs, Arrigo Lucchini e Fausto Carpani.
 Sul palco del ‘Comunale’ saliranno anche Gigi & Andrea  ed Enrico Beruschi ed è previsto un amarcord in musica, con il tributo al Quartetto Cetra dei Sacher Quartet.
Sono proprio queste incursioni nel cabaret a far ‘deviare’ il cartellone “Un bèl Casein” dai binari del dialetto, conferendogli quest’anno una dimensione comica di più ampio respiro, dai toni più spiccatamente ‘popolari’.

Il cartellone è disponibile sul sito internet www.comune.sassomarconi.bologna.it  – La rassegna è a cura dell’Assessorato alla Cultura del Comune con la direzione artistica di Guido Stanzani.
Per  informazioni tel. 051-6758409 oppure  info@infosasso.it


A Sasso Marconi ritorna la Tartufesta.



Domani, giovedì 1 novembre, riprende la Tartufesta di Sasso Marconi, che animerà il paese per tutto il week-end  di sabato 3 e domenica 4 novembre con il suo ricco e invitante programma.

Domani, tra le altre numerose iniziative da ricordare, l’apertura della mostra ‘Guerre e uomini: i Diavoli Verdi sulla Linea Gotica 1944-45’, una ricostruzione degli ambienti di guerra attraverso le divise e gli armamenti originali dei Diavoli Verdi (i paracadutisti tedeschi che combatterono a Cassino e sulla Linea Gotica). Una collezione unica nel suo genere curata da Luca Monachello esposta per la prima volta al pubblico. La mostra è visitabile fino a domenica 4 novembre.


Tutti i dettagli sul programma sono disponibili anche sul sito Internet www.comune.sassomarconi.bologna.it e, grazie all’applicazione ‘Tartu Sasso’, è possibile consultarlo comodamente e senza costi (l’App è gratis) anche tramite smartphone o tablet.
 
 
Scaricando l’applicazione dagli store Android, Java o Apple, è infatti possibile effettuare una visita virtuale a Tartufesta, occasione non solo per prendere nota del calendario-eventi, ma anche per scoprire aneddoti e curiosità sulla manifestazione, saperne di più sul tartufo e sugli altri prodotti tipici dell’Appennino e trovare qualche utile suggerimento per cucinare il pregiato tubero.

I qr-code per Apple e Android/Java sono qui riportati.

martedì 30 ottobre 2012

Scontro frontale fra due auto in via Castello di Sasso Marconi.



Brutto incidente, fortunatamente senza gravi conseguenze,  questa mattina, martedì 30 ottobre intorno alle 9, in via Castello di Sasso Marconi all’altezza di via Pramatto. Due auto si sono scontrate frontalmente urtando fanale destro di una con quello sinistro dell’altra e l’urto è stato tale da far ruotare su se stesse entrambe  le auto.
L’allarme è stato immediato  e sul posto è giunta la Polizia Municipale  e la Pubblica Assistenza di Sasso Marconi.
In un primo momento si è temuto per il conducente dell’auto che procedeva in direzione Sasso Marconi,  il titolare di un agriturismo di Lagune. Ma poi le verifiche mediche hanno rassicurato poiché è parso che l’unica conseguenza fisica sia stata una larga ferita alla fronte. Il dottor Foschi è stato comunque trasferito all’Ospedale per gli accertamenti opportuni.
Pare che all’origine dello scontro vi sia stata la presenza  sulla strada di un oggetto che ha costretto uno dei conducenti a spostare la linea di percorrenza  leggermente verso il centro e ciò è bastato a provocare lo scontro con l’auto che proveniva in direzione opposta.
 La Polizia Municipale sta comunque indagando per risalire alla esatta dinamica dell’accaduto.

FERMATO DAI CARABINIERI UN PREGIUDICATO CHE AVEVA TENTATO DI ESTORCERE DENARO AL FRATELLO IMPRENDITORE.




Un tempo la famiglia era un porto sicuro per tutti i suoi componenti e un rifugio sempre aperto alla solidarietà di amici e parenti; oggi per qualcuno è diventato un centro di estorsione.  

Sabato scorso infatti i Carabinieri, dopo una pressante attività d’indagine, hanno localizzato e sottoposto a fermo di indiziato di delitto un pregiudicato  ritenuto responsabile di estorsione e lesioni personali aggravate ai danni del fratello e del padre.
Il fermato, P.A. 40enne sassarese, che vanta numerosi precedenti per reati contro la persona ed il patrimonio, risiede in provincia di Mantova ma di fatto domicilia altrove, è stato rintracciato a Bologna, presso l’abitazione di un parente.
Le indagini erano scattate la mattina precedente, quando i Carabinieri  hanno registrato la denuncia da parte del fratello del fermato (P.L. 30enne residente a Bologna), titolare di una ditta specializzata nella costruzione di impianti industriali. L’imprenditore aveva raccontato agli investigatori che, qualche ora prima, presso la sua azienda aveva ricevuto la visita del fratello maggiore col quale aveva avuto un’animata discussione. Quest’ultimo, dopo aver estratto una pistola, lo aveva minacciato chiedendogli del denaro per far fronte ad esigenze personali (4mila euro). Era intervenuto il padre dei due (P.F. 62enne residente a Bologna) che, nel tentativo di bloccare il figlio maggiore, era stato colpito al capo da quest’ultimo col calcio dell’arma, riportando lievi lesioni medicate presso il pronto soccorso dell’Ospedale Sant’Orsola. A quel punto l’aggressore si era allontanato a bordo di una Mini Cooper. Già il giorno prima l’aggressore aveva richiesto denaro al fratello, tenendo un comportamento simile ma limitandosi a danneggiare solo alcuni computer e arredi dell’ufficio.
Quando i Carabinieri lo hanno bloccato, P.A. non ha taciuto le proprie responsabilità nell’episodio e  ha condotti i militari nel luogo dove aveva nascosto l’arma usata: una pistola a salve marca ‘Bruni’, copia esatta di quella in uso alle forze di polizia, occultata dietro un cassonetto della raccolta di indumenti usati.
Dopo aver sequestrato l’arma, i Carabinieri hanno  sottoposto l’uomo  a fermo e lo hanno condotto presso la locale casa circondariale a disposizione della Autorità Giudiziaria.

Foto e notizia del Comando Provinciale dei Carabinieri Bologna.