martedì 30 ottobre 2012

FERMATO DAI CARABINIERI UN PREGIUDICATO CHE AVEVA TENTATO DI ESTORCERE DENARO AL FRATELLO IMPRENDITORE.




Un tempo la famiglia era un porto sicuro per tutti i suoi componenti e un rifugio sempre aperto alla solidarietà di amici e parenti; oggi per qualcuno è diventato un centro di estorsione.  

Sabato scorso infatti i Carabinieri, dopo una pressante attività d’indagine, hanno localizzato e sottoposto a fermo di indiziato di delitto un pregiudicato  ritenuto responsabile di estorsione e lesioni personali aggravate ai danni del fratello e del padre.
Il fermato, P.A. 40enne sassarese, che vanta numerosi precedenti per reati contro la persona ed il patrimonio, risiede in provincia di Mantova ma di fatto domicilia altrove, è stato rintracciato a Bologna, presso l’abitazione di un parente.
Le indagini erano scattate la mattina precedente, quando i Carabinieri  hanno registrato la denuncia da parte del fratello del fermato (P.L. 30enne residente a Bologna), titolare di una ditta specializzata nella costruzione di impianti industriali. L’imprenditore aveva raccontato agli investigatori che, qualche ora prima, presso la sua azienda aveva ricevuto la visita del fratello maggiore col quale aveva avuto un’animata discussione. Quest’ultimo, dopo aver estratto una pistola, lo aveva minacciato chiedendogli del denaro per far fronte ad esigenze personali (4mila euro). Era intervenuto il padre dei due (P.F. 62enne residente a Bologna) che, nel tentativo di bloccare il figlio maggiore, era stato colpito al capo da quest’ultimo col calcio dell’arma, riportando lievi lesioni medicate presso il pronto soccorso dell’Ospedale Sant’Orsola. A quel punto l’aggressore si era allontanato a bordo di una Mini Cooper. Già il giorno prima l’aggressore aveva richiesto denaro al fratello, tenendo un comportamento simile ma limitandosi a danneggiare solo alcuni computer e arredi dell’ufficio.
Quando i Carabinieri lo hanno bloccato, P.A. non ha taciuto le proprie responsabilità nell’episodio e  ha condotti i militari nel luogo dove aveva nascosto l’arma usata: una pistola a salve marca ‘Bruni’, copia esatta di quella in uso alle forze di polizia, occultata dietro un cassonetto della raccolta di indumenti usati.
Dopo aver sequestrato l’arma, i Carabinieri hanno  sottoposto l’uomo  a fermo e lo hanno condotto presso la locale casa circondariale a disposizione della Autorità Giudiziaria.

Foto e notizia del Comando Provinciale dei Carabinieri Bologna.


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