mercoledì 28 novembre 2012

L'automedica di Cinque Cerri deve rimanere dov'è.



Il Segretario del Circolo PD di Monzuno Francesco Manieri invita i cittadini monzunesi a mobilitarsi per difendere il presidio del 118 di Lama di Setta da ogni tentativo di trasferimento o di ‘scippo’.

In una comunicazione ai concittadini scrive:


C’è in corso il tentativo di  eliminare la ‘preziosissima’ postazione di Automedica di Lama di Setta. Nata in concomitanza della costruzione della Variante di Valico e finanziata da Società Autostrade, si parla di trasferirla a Vergato e di spostare a Porretta l'altra auto medicalizzata ora a Marano, poco dopo Riola.
Non è comprensibile l’intenzione di far coesistere ben due automediche a distanza di pochi chilometri, in corrispondenza, tra l'altro, di due presidi ospedalieri e togliere tutto da un’ altra valle, appunto quella del Setta.
Se si procedesse in questo senso le automediche più vicine ai residenti della bassa valle del Setta diventerebbero quella di Barbarolo (Loiano), Pian del Voglio e quella trasferita a  Vergato, con evidente aggravi di tempi di intervento che fosse necessario nella valle del Setta.

Il mezzo attualmente in servizio a Lama di Setta copre velocemente ed efficacemente la zona che va da Marzabotto a Sasso Marconi a da Rioveggio a Monzuno- Brento.
Le postazioni ora in essere furono programmate nel modo attuale  per dare una copertura abbastanza omogenea  all’intero territorio collinare. C’e da chiedersi se è cambiata anche la Geografia?” ironizza Manieri.
“Il  consigliere regionale Paola Marani ha precisato  che proprio oggi dovrebbe essere  affrontato l'argomento ‘auto medica delle valli del Reno e del Setta’ con il Direttore Generale dell'Azienda Sanitaria. E’ quindi importantissimo mobilitarci per dare forma sostanziale al dissenso dei cittadini di Monzuno ad ogni ipotesi di trasferimento .  Si vuole dare  il via ad una battaglia che deve vedere tutti coinvolti in prima persona per il mantenimento di quanto abbiamo e per arrivare anche ad una risposta definitiva sul Poliambulatorio che non può più aspettare”.

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