sabato 10 novembre 2012

Paola Matarrese, un soprano a Sasso Marconi.


Paola Matarrese



Ci sarà anche il soprano sassese Paola Matarrese in Sala Grandi di Ozzano Emilia, domani   domenica 11 novembre, alle 18.30 per la performance Alkèmia Spagnola  SUONI E ARMONIE 2012’ . Con lei si esibiranno i chitarristi Rita Casagrande e Riccardo Almagro. Alla presentazione di liriche di Manuel De Falla, Garcia Lorca, Miguel Llobet,  Francisco Tarrega e J. Rodrigo si alterneranno le esibizioni canore.





Paola Matarrese, un soprano molto apprezzato, risiede a Sasso  e ha la targa bolognese anche se i  genitori sono pugliesi. E’ infatti nata artisticamente allo Zecchino d’Oro con Mariele Ventre e mostra con compiacimento la foto che la ritrae, piccina, con Mago Zurlì.  Oltre alla bella voce può oggi vantare un curriculum artistico di  tutto rispetto. Canta in sei lingue fra cui il portoghese, l’ebraico , il partenopeo e il polacco. Non è sposata, non è fidanzata e non vuole rispondere alla domanda se  è innamorata.  Le abbiamo quindi fatto altre domande per individuare il personaggio.

Come è avvenuta la sua partecipazione allo Zecchini d’Oro?

“ In effetti, avevo esordito in modo apprezzato a tre anni e mezzo partecipando alla festa delle suorine del teatro Tivoli a Bologna. Poi la sorte volle che in un anno gli Zecchini d’Oro fossero due, uno a febbraio e uno in novembre.  Nel secondo non c’era il tempo per la selezione internazionale, per cui i più bravi del coro diretto da Mariele Ventre furono chiamati a interpretare una canzone. Io fui fra questi . Poi, anche se non vinsi lo Zecchino,  tutto divenne più facile. Per 7 anni feci parte del coro. Poi arrivai alla semi professionalità, anche se giovanissima, con mie esibizioni in diverse circostanze”.

Il passo verso il canto classico come è avvenuto ?

“Ho sempre studiato. Dopo il diploma di solfeggio,  ho conseguito quello di ‘canto pop ‘ al centro Professione Musica di Milano. Sono seguite diverse esperienze fra cui la più significativa fu cantare al Forum di Assiago a Milano con Claudio Baglioni. Queste esperienze però non mi soddisfecero poiché il rapporto con il pubblico era parziale, effimero e in parte superficiale. Contando sulla mia voce ‘melodica e ricca di armonici’, mi sono quindi avvicinata al canto lirico. Il rapporto con il pubblico è pieno  ed esclusivo”.  

Cosa ha nel carniere ?

“I miei studi si sono ampliati e completati con la laurea in canto lirico, musica vocale da camera, didattica della musica vocale da  camera e sto concludendo la specializzazione in canto contemporaneo. Da numerosi anni  partecipo a una media di trenta concerti l’anno, diversi dei quali all’estero”.

Quali è la sua caratteristica principale, artisticamente parlando ?

“Eclettismo, che mi ha permesso di praticare sempre le strade che si aprivano e che mi consentivano di evitare  confronti severi e spesso più che egoistici con gli altri”

Il peggior difetto ?

“L’insicurezza e il dovermi  continuamente verificare e mettere  alla prova. A volte questo mi ha fatto perdere delle opportunità”.

Ci sono dei rimpianti ?

“Un po’ la televisione. Avrei potuto continuare e non l’ho fatto. Ci sono state belle occasioni mancate che il mio non voler accettare compromessi mi ha fatto perdere”.

Il futuro?

“Andare oltre la lirica. Ho in cantiere due progetti, uno dedicato a Fabrizio De André ( ho già dei precedenti) in cui presento  produzione gli anni sessanta in modo qualificato e colto; Il secondo è un  ‘Trio free Opera’ con il quale eseguo  un repertorio che dalla lirica e standard jazz arriva alla canzone pop.  Nel cassetto l’idea di condurre dal vivo o in format televisivo, un programma che include sia esibizioni canore sia interviste a personaggi di spicco del panorama culturale regionale”.

Del progetto A Passo di Musica, già attuato a Sasso Marconi e appena conclusosi con il concerto a Colle Ameno dei due pianisti siciliani Roberto Metro e Elvira Foti, cosa ci può dire ?

“E’ dedicato a Sasso  ed è sostenuto dall’associazione di cui sono presidente, ‘Le Rossignol’, insieme all’associazione culturale Progetto 10 Righe. Questo progetto, che si conta di ripetere anche il prossimo anno visto il successo ottenuto, si propone di valorizzare le bellezze  locali portandovi musicisti di alto valore artistico. E’ inoltre una opportunità per invitare colleghi che a loro volta mi ospiteranno nelle loro rassegne”.

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