martedì 19 marzo 2013

Il 'giorno dopo' la grande piena.



La scuola di vela.

Gli ‘ortolani  del fiume Reno e del Setta’ sono da questa mattina impegnati in un inventario dei danni ai loro appezzamenti coltivati e alle strutture di ricovero attrezzi e di sosta per l’estate.  Il resoconto per molti di loro è pesante. Il passaggio dell’improvvisa e incredibilmente violenta  piena di ieri ha lasciato dietro di se’ una devastazione scoraggiante e i fiumi mettono a nudo  lo scempio di cui sono stati vittime: dappertutto tronchi ammassati e rifiuti di ogni genere.
Ai laghetti di Borgonuovo i danni maggiori:l’acqua è arrivata fino alla strada della Sapaba e il fiume in quel punto ha superato il livello della stanga che impedisce l’ingresso nella strada privata.  Tutto ciò che aveva sede nel tratto fra la via asfaltata il  letto del Reno ha subito pesanti danni.
Persino i laghetti che ospitano la nascitura scuola di Vela, avviata dall’associazione ‘Amici di Ulisse’, sono aumentati di livello in modo più che rilevante generando forti danni alle strutture della scuola, quelle per il ricovero e la sosta delle barche a vela. Il fatto si è già ripetuto più volte quasi a riproporre una Odissea per rievocare l’eroe omerico cui è dedicata l’associazione  e a ricordare che il nemico è proprio il dio Nettuno che scatena gli elementi e le acque contro la neonata scuola di Vela.
Il laghetto artificiale prossimo a riempirsi
In tutto questo una buona notizia: il nuovo invaso d’acqua realizzato a Pontecchio per essere di riserva estiva a favore del fiume Reno, si sta riempiendo proprio grazie all’abbondante apporto dal Rio Eva. Fino ad ora il rio non ha garantito un afflusso tale da poterlo rifornire in modo adeguato. Certo non pare pensabile svuotarlo in estate per garantire il minimo vitale al fiume Reno, poiché riempirlo di nuovo pare una impetrazione di pioggia che richiede un tempo troppo lungo e una sequenza di danni molto sgraditi in altri luoghi. 
L'acqua ha coperto la stanga di Sapaba

Ciò che resta di un orto

Come appare il fiume a Borgonuovo.
 

3 commenti:

Anonimo ha detto...

speriamo che gli uffici tecnici di tutti i comuni d'italia conservino le rispettive foto di accadimenti come questo così da far contare le giunte a mille prima di concedere la conversione di terreni in aree fabbricabili.

Anonimo ha detto...

I letti dei fiumi intorno alle loro rive, dove si costruisce, dove si fanno gli orti e dove si utilizzano bacini per la pesca appartengono ai rispettivi fiumi da sempre.

Anonimo ha detto...

Sono felice che il fiume si riprenda gli spazi che da sempre gli appartengono e spazza via tutte quelle orrende attività che l'essere umano continua a costruire. benvengano le inondazioni a farci capire che la natura non si può sottomettere.