domenica 24 marzo 2013

Non diamo un altro 'schiaffo' a Marconi.



L’appello di Elio Antonucci (nella foto):

come sapete nella frazione di Cento di Budrio vogliono fare un centro  commerciale nell'area dell' ex Centro Trasmittente della Rai ad onde medie: Il centro è recintato dal 1936 e all'interno ci sono animali a 4 zampe e  volatili di ogni specie che vi anno trovato rifugio... inoltre ci sono  alberi di oltre 50 anni... pertanto l'area andrebbe protetta. La richiesta può essere fatta inviando una  lettera al Direttore Arch. Carla Di Francesco.
Io mi sono già attivato per  la tutela dell'area anche dal punto di vista storico, poiché la palazzina che ospitava la trasmittente Rai fu voluta e inaugurata da Marconi.
La palazzina di Marconi a Budrio

La Direttrice Regionale Dei Beni Culturali di Bologna ha ritenuto opportuno  sottoporre la controversa questione alla Direzione Generale del Ministero a  Roma e la stessa Direzione, da quanto mi è stato riferito, ha valutato  l'immobile privo dei requisiti di interesse culturale. A questo punto la vicenda potrebbe chiudersi con un formale parere di non  interesse culturale che, al momento, non mi risulta sia stato fatto.


 Vi allego il testo della  mail per la richiesta di tutela dell'ex palazzina Marconi a Budrio  e l’indirizzo cui inviarlo.


LA DIREZIONE REGIONALE PER I BENI CULTURALI E PAESAGGISITICI
DELL
EMILIA-ROMAGNA

Direttore Arch. Carla Di Francesco
Strada Maggiore, 80-40125 BOLOGNA
Telefono 0514298211- fax 0514298277
e-mail: dr-ero@beniculturali.it



Oggetto: Richiesta d'intervento urgente a tutela del centro trasmittente RAI  di Budrio

Spett.le Direzione Regionale per I Beni Culturali e Paesaggistici  dell'Emilia Romagna,

con la presente, richiedo un Vs. intervento urgente a tutela  dell'edificio in oggetto, inaugurato il 9 Agosto del lontano 1936 e voluto  da Guglielmo Marconi.

La struttura, a lui intitolata, sta per essere demolita per far posto ad un  centro commerciale.

Gli edifici pubblici esistenti da più di settant'anni sono tutelati per  legge. Non si comprende come possa essere stata autorizzata la demolizione  di un simile edificio, ad evidente carattere storico-culturale,
semplicemente per dare vita ad un ennesimo centro commerciale.

L'area circostante, oltre tutto, ha una dimensione tale da consentirebbe  di realizzare tale centro commerciale senza dovere demolire la palazzina .
In ogni caso, l'edificio storico di cui trattasi costituisce  indiscutibilmente bene culturale di grande rilievo e potrebbe divenire sede  di un museo dedicato a Guglielmo Marconi e all'invenzione della radio.

Confido nell'intervento urgente di codesto Ente, a tutela di un bene di  enorme valore storico e culturale, che il Comune di Budrio  incomprensibilmente sottovaluta e di cui sembra ignorare l'importanza.

Con osservanza

(nome e cognome) località.

Aiutateti a tutelare L'ex centro trasmittente di Budrio, vi elenchiamo, alcuni punti:

1) A Bologna la prima Broadcasting ad onda media, progettata e curata  personalmente dall'Inventore della Radio, fu inaugurata il 9 Agosto del  lontano 1936, all'interno vi erano trasmettitori costruiti dalla Marconi di  Genova - Il centro doveva diventare un Centro di studi e di scienze, in  special modo nel campo della radio: lo avevano perorato il prof. Quirino  Majorana, il prof. Giuseppe Sartori, l'ing. Aldo Righi e il comm.
Bruno  Cavalieri Ducati. Il Comune di Bologna aveva assicurato che sarebbe stato  sempre in prima fila perché l'alta, nobilissima iniziativa divenisse realtà.

2) Nel nuovo piano di Montreux del 1939 il nuovo Centro Trasmittente era  classificato col nome di RADIO MARCONI, specificando che la moderna stazione  della potenza di 50 kW trasmetteva nei pressi della città natale  dell'indimenticabile Guglielmo Marconi, scomparso prematuramente il 20  luglio 1937.

3) Nella palazzina principale del centro trasmittente, fu collocata nel  1947, una targa marmorea che in cui si leggeva:

TRASMITTENTE GUGLIELMO MARCONI / DEDICATA NEL CINQUANTENARIO / DELLA
GRANDE
SCOPERTA / 1897 - 1947

4) Il testo unico sui beni culturali (D. Lgs. n. 42/2004), all'articolo 2,  recita "Sono beni culturali le cose immobili e mobili che, ai sensi degli  articoli 10 e 11, presentano interesse artistico, storico, archeologico,
etnoantropologico, archivistico e bibliografico e le altre cose individuate  dalla legge o in base alla legge quali testimonianze aventi valore di  civiltà."

Occorre ricordare che in base alla attuale giurisprudenza, tutti gli edifici  pubblici che hanno superato i 70 anni di età, sono considerati vincolati  anche se non compresi negli elenchi. Il D. Lgs. n. 42/2004 (comma 1
dell'articolo 12) prevede per tutti gli edifici pubblici con più di 70 anni  una necessaria verifica di interesse storico-culturale da parte della  Soprintendenza dei beni artistici ed architettonici, cosa che nel caso
del  centro trasmittente di Budrio non era stata fatta.



1 commento:

Anonimo ha detto...

Da quanto ci dice, il progetto di abbattimento della palazzina sembra veramente un grave errore!