lunedì 29 aprile 2013

Arrestate due persone per tentata truffa dello specchietto retrovisore.





Non ‘mollano’ i furbacchioni del finta rottura dello ‘specchietto dell’automobile’. Fingono di aver subito un danno per farsi risarcire da incolpevoli automobilisti che, convinti di aver procurato la rottura dello specchietto, accettano di togliersi dall’impiccio pagando alcune decine di euro.
I furbacchioni continuano imperterriti a cercare ‘clienti’. Ma non sempre il tentativo è fruttifero. A volte, come a San Benedetto Val di Sambro, la truffa ‘dello specchietto’ porta all’arresto.

I Carabinieri Vergato, in collaborazione con i colleghi di San Benedetto Val di Sambro, hanno infatti arrestato  in flagranza di reato un ventunenne e un trentasettenne di Melilli (SR) per tentata truffa aggravata. I due sono stati accusati di aver messo in atto la nota truffa dello specchietto retrovisore sabato mattina a San Benedetto Val di Sambro, ai danni di una sessantaquattrenne di Bologna. La vittima stava sorpassando una Toyota Yaris quando ha udito un rumore sordo provenire dall’esterno, come se qualcuno avesse scagliato qualcosa contro la carrozzeria del suo mezzo. I truffatori a bordo della Toyota hanno fermato la vettura e hanno tentato di imbrogliare la conducente accusandola di avere urtato lo specchietto della loro auto chiedendo un risarcimento danni immediato di 200 euro. Ai due è andata male poiché ‘la vittima’ non è caduta nel tranello e ha chiamato i Carabinieri. Ai ‘truffatori’  non è restato che darsi alla  fuga, ma sono stati  rintracciati e bloccati dai militari qualche minuto più tardi.
Gli arrestati sono noti alle forze dell’ordine per i loro reati contro il patrimonio. Nei loro confronti è in atto un provvedimento della Questura di Agrigento che impedisce di tornare in quel comune fino al prossimo 2015. Il ventunenne è stato arrestato il mese scorso dai Carabinieri di Pinerolo (TO) per lo stesso tipo di raggiro. Il lupo perde il pelo ma non il vizio.

Dal COMANDO PROVINCIALE CARABINIERI DI BOLOGNA


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