domenica 27 luglio 2014

Un sabato all'insegna del ricordo.



Come annunciato, le campane di Sperticano, che per mano di don Fornasini annunciarono alla valle del Reno la sfiducia a Mussolini del Gran Consiglio del Fascismo il 25 luglio del 1943, hanno di nuovo  lanciato i loro rintocchi per ricordare nella stessa data il 71esimo anniversario di quell’avvenimento. Gian Paolo Frabboni, organizzatore dell’iniziativa,  ha voluto che ognuno dei presenti azionasse la campana aiutando gli aspiranti campanari a trovare la giusta cadenza al tiro della corda. 
Don Aldemo mostra la tomba di don Fornasini
Qualche inevitabile stonatura  che certamente don Fornasini, sepolto nella sua chiesa di Sperticano, avrà scusato e forse ascoltato divertito.


Il giorno dopo sabato 26 luglio, al podere Faggiolo di Malfolle, è stata invece celebrata la prima strage tedesca a Marzabotto, avvenuta il 23 luglio del 1944. Il sindaco Romano Franchi, dopo aver sottolineato, perché non vengano dimenticati, i tristi avvenimenti che ‘marchiarono in modo tanto crudele’ la vita della comunità di Marzabotto, è entrato nei problemi di attualità di cui Marzabotto, anche per l’impegno che la storia gli ha affidato, non può non guardare con preoccupazione. 
Il discorso di Franchi
E questi fatti sono quelli della Palestina in cui sono ancora, come nel lontano 1943 a Marzabotto,  le armi a dialogare e non gli uomini. Il sindaco ha auspicato una larga mobilitazione prima che l’indifferenza porti all’irreparabile.  E poi ha ricordato il dramma dell’immigrazione.  “Molti comuni credono di risolvere il problema con una delibera che annuncia la volontà di non accogliere profughi,” ha detto Franchi. “ Ciò è facile, ma lascia aperto un problema che è di tutti e che chiede un impegno generale, in primo luogo delle istituzioni”. 

Nella stessa giornata a Lagune di Sasso Marconi è stato invece ringraziato per la sua benevolenza san Padre Pio con una funzione religiosa e con una ricca parentesi conviviale. Anche questa è ormai una ricorrenza di cui  la Famiglia Bendini  si fa carico perché fu beneficiata dal santo e che in tanti apprezzano per la valenza religiosa e comunitaria. Nonostante la pioggia erano in tantissimi i devoti del santo che, che quasi a voler aiutare i Bendini, ha dato  una parentesi di quasi sereno proprio nel breve periodo della Messa e della cena all’aperto. Certamente un segno di apprezzamento per l’incontro organizzato nel suo nome.   

2 commenti:

Anonimo ha detto...

Pare che il primo cittadino tema realmente certe persone che si sono messe di traverso, tanto da voler trovare giustificazioni e metter le mani avanti in ogni incontro pubblico che ha! Mossa poca scaltra, farebbe bene ad ammettere che alcuni punti forti se li è lasciati sfuggire regalandoli alla concorrenza politica. Sicuramente se avesse punto su altri cavalli di battaglia forse oggi avrebbe tutt'altra rilevanza! Il pd è alla fine!!!

Anonimo ha detto...

Franchi blatera pure che se veramente metteranno De Maria alla presidenza della regione tu sarai spacciato! L'ombra che ritorna, e Franchi dovrà obbedire!