mercoledì 27 agosto 2014

Ha un senso timbrare l’abbonamento per i mezzi TPER? Secondo Favia no!



Il consigliere regionale Giovanni Favia scrive:

Da ieri è attivo il nuovo obbligo di timbratura a bordo dei titoli di viaggio annuali (abbonamenti) per chi usa i mezzi pubblici TPER. È necessario infatti validare l’abbonamento tutte le volte che si sale sul bus e per giunta ad ogni cambio di mezzo.

Secondo TPER validare a ogni accesso, oltre a evidenziare l'uso corretto del servizio, consente all’azienda di avere dati precisi sui carichi di utenza, elemento basilare per adeguare i servizi alla domanda e per offrire un servizio più efficiente e capace di rispondere alle esigenze di mobilità dei cittadini.

Favia “ritengo un aggravio per l’utenza incomprensibile e vessatorio, è assurdo che un abbonamento con una validità temporale definita debba essere costantemente validato equiparandolo di fatto ad un biglietto a corsa singola”. È evidente vi sia un’aperta violazione della privacy.

“In questa situazione l’azienda di trasporti ottiene troppe informazioni nominali sugli spostamenti dei cittadini con ripercussioni sulla libertà di movimento e sulla dignità delle persone, tenuto conto che i dati registrati non sono resi anonimi. In questa situazione l’azienda dispone dei dati sui percorsi associati alla singola tessera personali e non rende edotti gli utenti sulla durata dell’archiviazione dei dati personali e su chi ha accesso a tali dati.”

“Appare evidente” - aggiunge Favia - “che gli abbonati, siano solo una parte dell’utenza che utilizza il trasporto dei mezzi dell’azienda, ingiustificate quindi a mio avviso la raccolta dati da parte di TPER dei flussi passeggeri poiché sarebbe largamente incompleta”.
Conclude Favia “qualora dovesse entrare in vigore la multa di 6 euro per chi non ottempera alla timbratura, nonostante sia in possesso di regolare abbonamento, potrebbe certamente avere anche l’effetto contrario di disincentivare l’acquisto dell’abbonamento con danni economici per la stessa TPER”.

Mi chiedo in sostanza i veri motivi di questa insensata decisione dell’azienda di Trasporto Pubblico Emiliano Romagnola.





11 commenti:

Anonimo ha detto...

Andava meglio quando andava peggio !!
Era il bigliettaio a produrre e pagavano tutti !!
Adesso non paga più nessuno e nessuno timbra,cioè una grande confusione e il prezzo sale !
Togliere personale significa meno spese,e aumento degli stipendi ai funzionari deficienti che sanno solo inventare queste porcate,appena citate.

Anonimo ha detto...

poi, la scusa di sapere il carico di utenza, è una boiata.

basta un contatore a fotocellula.

Anonimo ha detto...

In Trentino Alto Adige da anni tutti i possessori di abbonamento strisciano l'abbonamento su un apparecchio che legge il codice a barre e da l'ok....non capisco la polemica....

Anonimo ha detto...

Parigi, Stoccolma Oslo sono solo alcuni esempi di città dove questa pratica è già in uso da anni e senza lamentele. Anzi chi non timbra rende visibile il suo non essere in regola. Credo che avvicinare la tessera ad un lettore di chip anche 2 volte al giorno non crei malattie professionali. Ogni tanto girate x il mondo che fà bene...

Anonimo ha detto...

sicuramente geniale tutto questo anonimo 27 agosto 2014 16:07.

Lo rende visibile agli altri passeggeri che con la mannaia lo minacciano di regolarizzarsi?

Anonimo ha detto...

Ad Amsterdam occorre passare la tessera quando sali e poi anche prima di scendere...non mi sembrava poi così impegnativo, nemmeno a noi che eravamo turisti. Come per tutte le novità deve sempre esserci qualcuno che si lamenta (ricodo l'introduzione del casco obbligatorio così come le cinture di sicurezza...sembrava la fine del mondo...)

Anonimo ha detto...

Come si suol dire.....al sistema, capre e pecore si adattano subito! È più facile obbedire che ribellarsi.

Anonimo ha detto...

Meno computer più lavoratori...assumete bigliettai ripristinare il contatto tra umano e umano farà benissimo a tutti, ho visto lo stile dei controllori-sanzionatori, dei veri e propri picchiatori fortissimi con i deboli, e se potete dategli delle divise degne, che possano indossare con piacere e orgoglio al posto di quelle che hanno adesso, adesso assomigliano ad un mix tra un macellaio trasandato e uno spazzino degli anni 50 che lavora con le scarpe da palombaro.

Anonimo ha detto...

A Parigi, Stoccolma, Oslo, Amsterdam, i dirigenti delle aziende di trasporto guadagnano meno dei nostri di TPER, il numero dei dirigenti è minore, i prezzi più bassi, non si verificano sceneggiate tipo quella ATC-Comune di Bologna-TPER e non fanno supersconti ai dipendenti comunali, regionali, provinciali, Arpa, Er.Go, Enea, Ervet, ecc ecc. Comincino lor signori ad esibire chiarezza, trasparenza, efficienza ed equità, poi noi timbreremo gli abbonamenti volentieri.
tper_paghe_manager_non_pubbliche

Anonimo ha detto...

Faccio notare a chi rimpiange "il bigliettaio" che anche allora chi aveva l'abbonamento doveva "faticare" per esibirlo...

Anonimo ha detto...

Anonimo delle 12.03 del 28/08..tu non verrai mai rimpianto.