lunedì 22 settembre 2014

Ferrovia Porrettana. Inizio scolastico di passione per i ritardi e le forsennate cancellazioni di treni. INDEGNA la nuova uscita del piazzale Ovest di Bologna.


Di Valerio Giusti
Comitato per la Ferrovia Porrettana

L’inizio delle lezioni è stato costellato di inopportuni ritardi e cancellazioni dei treni. Vittime principalmente  gli studenti e i professori che da Bologna hanno preso il treno n. 6341 delle 7.04: lunedì 15 e martedì 16 è giunto a Porretta Terme con almeno 30/40 minuti di ritardo.

Il motivo è forse della pessima rotazione dei treni provenienti da altre linee? La risposta è si !!!! Trenitalia non pare in alcun modo interessata a garantire la puntualità sulla nostra linea. Senza contare che negli ultimi giorni sono stati numerosi i treni di Marzabotto cancellati per i motivi più disparati proprio negli orari di uscita delle scuole.
Ribadiamo il parere che sia pressochè inutile e anche dannoso tenere occupate le tracce orarie con treni quotidianamente soppressi. Alimenta la sensazione dei cittadini della pessima qualità del servizio e dell’inaffidabilità dei treni e dei loro gestori.
Nella giornata odierna sono stati soppressi diversi treni tra i quali anche l’11430 che doveva partire alle 6.08 da Porretta Terme carico di pendolari che si sono dovuti ammassare su quello successivo. Riteniamo impossibile riportare in un documento pubblico i commenti e gli insulti proferiti dagli infausti viaggiatori.
La sorpresa più fastidiosa e ingiustificabile l’hanno gustata tutti i pendolari che da un paio di settimane si sono trovati “temporaneamente chiuso” il cancello ex varco postale che permetteva di accedere a Via Amendola dal piazzale Ovest. Osservando l’indicazione di uscire “dal nuovo passaggio 50 metri più avanti”, gli utenti hanno avuto l’ulteriore sgradevole sorpresa di trovarla praticamente ostruita da biciclette. Abbiamo fatto alcune fotografie che dimostrano quanto l’ottusità umana non abbia limiti.

Il nuovo varco sbuca su un marciapiede già stretto di suo che è quasi completamente ostruito da biciclette agganciate nei modi più disparati e per raggiungere il passaggio pedonale ci vogliono dieci minuti perché lo stretto pertugio rimasto tra transenna/bici/muro stazione, ospita una sola persona e costringe tutti i pendolari a restare fermi in attesa del verde. Già coloro che sono a metà coda non riescono ad attraversare la strada perché è già scattato il rosso. In caso di pioggia, la fila èinterminabile e per attraversare la strada occorre attendere due/tre cicli del semaforo.
A volte veniamo accusati di utilizzare parole troppo forti per protestare contro i disservizi ma come si fa a non denunciare con veemenza la carenza tecnica di queste scelte? Non nascondo che mi piacerebbe discuterne col “genio” che ha progettato tale scempio.
Interrogato questo mattina, il responsabile di FER, Geom. Salani, mi ha comunicato che la gestione del marciapiede è di competenza RFI a cui gireremo questa nota che potrebbe risultare indecente proprio come il marciapiede… davvero indecente…….

8 commenti:

un pendolare ha detto...

Il treno n. 6341 delle 7.04 che lunedì 15 e martedì 16 è giunto a Porretta Terme con almeno 30/40 minuti di ritardo (come spesso succede di consuetudine aggiungo) non è frequentato solo da studenti e professori ma anche da molti lavoratori, che aggiungo hanno più problemi a giustificare il consueto ritardo al posto di lavoro. Gli studenti arrivano in ritardo certo è un disagio pure quello ma basta una comunicazione, e sono a posto, ci son passato pure io. Per i lavoratori no. Dipende dalla comprensione dell'azienda. Vai a spiegare al titolare che mugugna che il ritardo non è colpa tua... allora via a recuperare le ore, ed a sorbirsi le battute mattutine e l'aria tesa, che un'azienda non può sopportare i ritardi del dipendente... che prima che prendano provvedimenti devi arrivare in orario... di prendere il treno prima (quindi svegliarsi alle 5 !!!) onde arrivare in tempo... ecc. ecc. Vorrei poter mettere i cari dirigenti delle Ferrovie che se ne stanno comodamente seduti nelle loro poltrone al posto nostro e subire loro i miei/nostri disagi per un pò di tempo, e vedere se qualcosa cambia. Ma probabilmente no. Sarò costretto ad arrangiarmi per conto mio se voglio mantenermi il posto di lavoro, già di per se molto instabile. Ho sempre sostenuto la mobilità coi mezzi pubblici per evitare la congestione della statale Porrettana ed inquinare pure di meno, oltre che risparmiare un pò di soldini ed evitare pericoli derivanti dal traffico, ma sarò costretto a prendere l'auto in barba a tutti i miei buoni propositi. Inquino? Congestiono? Chi se ne frega...

Cesare Zecca ha detto...

Nooo

Ora vi facciamo il Passante Nord,
la bretella Vergato - Rioveggio,
il sottopasso porrettana pseduo veloce a Casalecchio.
Poi la Orte - Mestre.
Poi la Porrettana pseudoveloce da Carbona fino a Belluno.
Poi il People Mover
Poi il drive-in nella stazione vuota dell'alta velocita'.
I parcheggi nel fiume a Vergato gia' fatti, quelli negli orti da fare.

Poi, quando vi accorgerete che la gente non avra' (finalmente!!) piu' soldi per i pieni di carburante e le strade saranno vuote, visto che i treni e le ferrovie non ci saranno piu' e sarete pieni di debiti, nei tunnel potrete coltivarci i funghi e visto che non avrete i redditi per acquistare il cibo sempre di meno per i campi distrutti, vi mangiarete un bel tritato di asfalto e calcestruzzo per tutti.

Lo spettacolo distopico va ad iniziare.
Prego, accomodotatevi pure.

Anonimo ha detto...

facciamo piu treni inutili come quella da bologna a marzabotto

Cesare Zecca ha detto...

> facciamo piu treni inutili

Ecco che arriva il genio del bar Sport.
Il giorno in cui avrai bisogno del treno (e arriverà presto anche per te) e non ci sarà io sarò molto felice.
Stapperò una buona bottiglia per brindare o alla (tardiva) presa di coscienza della realtà o al giusto contrappasso.

Anonimo ha detto...

genio detto da te è offensivo

io il treno lo utilizzo dal 1989

una vergogna così la subisco dal 2004.

ma ai compagnotti fa piacere sapere che una roba c'è. indipendentemente se per questo paga soldi per niente. e se sta roba provoca solo buchi nel bilancio.
poi magari va a chiedere contributi perchè non arriva a fine mese.

Cesare Zecca ha detto...

> i treni inutili da bologna a marzabotto ci sarebbero piu' soldi per i cittadini in difficoltà

Ahhh
Più trippa per tutti.
Più aiuti per tutti.
Anzi, smantelliamo anche le carrozze così possiamo fornire un sedile di scorta a cittadini in difficoltà.
Avete bisogno pure d'un finestrino?
To', ciapa ches'chi.

Bello.
Bello!

Magari ci sono già delle persone in difficoltà che non hanno i bajocchi per permettersi di viaggiare in auto.
Che dovrebbero andare da Riola a Silla o a Porretta e poi devono attendere cinquanta minuti un treno per una breve commissione.
E che sono sottoposti alle mille angherie di un servizio monco, quotidianamente diversamente e aleatoriamente soppresso, già tagliato da Porretta a Pistoia, con binari, strutture e ingegneria smantellate, potate, distrutte di mese in mese.

Clap clap clap
Fondate il Partito Più Strade per tutti e verrete eletti con maggioranza bulgare.

A capo?
Voi, le menti che si concentrano sulle tre briciole da tagliare alle ferrovie e poi non si accorgono di interi banchetti dissipati nel nulla stradale, TAV, del Civis, del People Mover, e nuove autostrade inutili, in parcheggi demenziali, in bretelle per incontinenze mentali.

Avrete un gran successo.
Ihihih

Anonimo ha detto...

qualcuno aiuti il poveruomo zecca

Anonimo ha detto...

come ogni venerdi il treno da bologna a porretta delle 14,04 parte con tre carrozze e già con i posti occupati

nel frattempo indovinate alle 13,50 cosa arriva da marzabotto a bologna?

e ancora: mentre andiamo verso sud quale altro treno incrociamo a sasso marconi?

che spettacolo!!