domenica 23 novembre 2014

Il temuto ' flop elettorale' si è verificato.



Crollo dell’affluenza alle elezioni per il rinnovo del Consiglio regionale in Emilia Romagna.
I dati definitivi e ufficiali del Ministero degli Interni sul numero dei votanti evidenziano una preoccupante fuga dalle urne in tutti i comuni compresi quelli della Provincia di Bologna notoriamente fedeli agli appuntamenti elettorali.

A Sasso Marconi ha votato il 40.60 % contro il 72.89 % delle precedenti regionali.
A Marzabotto, il 40.79 %,  contro il 72.39 % delle precedenti consultazioni.
A Monzuno il 30.91 % contro il 64.30 % precedente.
A Vergato, il 35.55 % contro il 67.24 %.
A Castiglione dei Pepoli,  Il 33.53 % contro il 64.12 %.
A Grizzana Morandi il 39.81 % contro il 65.27 %.
A Casalecchio di Reno il 42.23 % contro 72.32 %.
A Camugnano il 31.91 %  contro il 64.38 %.

Bologna ha registrato un 40.48 di votanti contro il 70.91 del 2010.

Tutti gli altri comuni sono in linea con questi dati.

4 commenti:

Anonimo ha detto...

VI VERGOGNATE A METTERE ANCHE CAMUGNANO? MAH

Anonimo ha detto...

si ricorda a chi è andato a votare che rimane da pagare la

TARI

CONGUAGLIO IMU (EVENTUALE IN QUANTO ALCUNI COMUNI HANNO ULTERIORMENTE DELIBERATO)

SALDO TASI

CANONE RAI

BOLLO AUTO

Anonimo ha detto...

NETURALMENTE IL DISCORSO VALE SOLO A CHI NON HA RICEVUTO GLI 80 EURO (CHE SONO VERSATILI).

Cesare Zecca ha detto...

Il problema è anche strutturale oltre che ideologico.

Non è possibile, nel 2014, dover prendere tutto o niente di un programma a scatola chiusa di un partito.

Secondo, la classificazione sinistra-centro-destra è del tutto inadeguata rispetto a questioni ora straordinariamente importanti.

Terzo, non esiste alcun meccanismo sia assertivo (referendum propositivi, leggi di iniziativa popolare) che repressivo (elezioni di richiamo), referendum senza quorum o con quorum molto basso (e.g. 10% degli ultimi votanti) che permettano di controllare e dirigere l'operato dei delegati.

Quarto, la politica è una cosa impegnativa e richiede impegno quotidiano. La politica si fa in mille occasioni nella vita, ad esempio destinando il reddito, con l'esempio quotidiano, l'impegno personale, etc. e ... la politica meno importante è quella del voto, quella delegata.

Mi stupisco come si possa pensare che non ci sia disaffezione in sistemi così rozzi se non addirittura brutali (perché se tu voti dei sindaci che poi ti vogliono randellare una turbogas in testa o di un partito che ti porta a casa dei clandestini a spese tue contro la tua volontà invece di rimpatriarli qualche problema sorgerà, no!?). Nessuno ha piacere a partecipare a sistemi così assurdi.