lunedì 31 agosto 2015

LEGA NORD: "500 NUOVI IMMIGRATI IN ARRIVO IN EMILIA ROMAGNA. REGIONE DICA 'NO'"




"No a una nuova ondata di clandestini sui nostri territori. Rispediamo al mittente nuove richieste di accoglienza". All'annuncio dell’arrivo di altri 500 'profughi' in Emilia Romagna, la Lega ha presentato una nuova delibera, chiedendo al consiglio regionale di ‘dichiarare la propria indisponibilità a concedere nuove risorse e strutture a un'accoglienza che non ha mai fine’. "A settembre arriveremo a 6mila presunti profughi in Emilia Romagna” , sottolinea il capogruppo del Carroccio Alan Fabbri. “ Gli  emiliano romagnoli pagano a questi seimila vitto, alloggio, sigarette e cellulare senza che - in 7 casi su 10 - ci siano i requisiti per l'accoglienza. 35 euro al giorno per ciascun straniero, anche per chi non scappa da guerre, per una spesa annua di quasi 77 milioni di euro, parliamo di soldi pubblici. In regione non ci sono 6mila emiliano romagnoli in difficoltà da aiutare con quei 77milioni di euro?". Quanto alla polemica sulle quote Fabbri risponde: "Nel 2009, con Maroni ministro dell'Interno, gli arrivi furono 4 mila, con Renzi e Alfano nel 2014 sono sbarcati 170 mila clandestini e quest'anno ne stiamo accogliendo altri 90 mila. Maroni ebbe coraggio, forza e peso politico per sfidare e vincere  un'Europa assente, questo governo, invece, si sta facendo prendere in giro da tutti gli Stati membri, aspettando aiuti mai arrivati e che mai arriveranno. L'Italia è sola, l'Emilia Romagna pure".

Torni la leva obbligatoria! Il leader della Lega, Matteo Salvini, propone il ritorno al servizio militare obbligatorio a 18 anni.





Oriana Fallaci odiava la guerra. Lo ha detto e l'ha ribadito. Eppure era riuscita a far dire ad uno dei personaggi dei suoi libri un passaggio straordinario sull'esercito e il servizio militare.
Torna alla mente oggi che il leader della Lega Nord, Matteo Salvini, ha lanciato la sua proposta su Facebook: reintrodurremo il servizio militare obbligatorio.
"Il servizio di leva - scrive in una lettera "il Professore", personaggio del libro Insciallah - non è e non deve essere un abuso a subire: deve essere un privilegio a godere, una scuola che taglia il cordone ombelicale ai giovani ancora legati al piccolo cosmo della famiglia, alla mamma che vizia col caffellatte già pronto e il bottone già cucito, al babbo che indebolisce con lo stai-attento-ad-attraversare-la-strada".
Innanzitutto, bisogna sfatare un mito. Non è vero che chi ha "subito" la naja lo ricorda come un periodo di torture e soprusi. Tutt'altro. Quello del militare che annulla l'individuo, che obbliga all'obbedienza, che "la ragione finisce dove inizia l'esercito", è un insieme di luoghi comuni che si sfaldano non appena si parla con i molti (non tutti, certo) che a 18 anni hanno vestito mimetica ed anfibi ed hanno imparato a mettersi sull'attenti. Nei loro ricordi diventa un momento di crescita individuale e di corpo, cioè di comunità, che non lede l'intelligenza della persona. La completa di una disciplina che non viene insegnata nel mondo della scuola (dove tutto è dovuto) e della famiglia (dove le punizioni sono diventate un miraggio). "E se sbaglio - scriveva il Professore della Fallaci - spiegami perché il servizio di leva non si dimentica mai, perché da vecchi se ne parla con malcelata nostalgia, con l'inconfessato rimpianto che si ha di un'esperienza proficua".
La leva militare obbligatoria fa bene al ragazzo che cresce. Lo mette di fronte alle difficoltà, lo educa alla vita, insegna a sapersela cavare con poco. Inoltre, permette di vivere in una società dove molti rispettano delle regole e alcuni le dettano, mondo non molto differente da quello del lavoro. Sistema dove i giovani arrivano più che sprovveduti.
Poi non siamo sciocchi. Privarsi dell'apporto militare di tutti gli uomini adulti è una sciocchezza. L'Italia non combatterà più, si spera, una guerra tra le mura di casa. Ma se è vero - come scriveva la Fallaci - che "nessuna società riuscirà mai ad esistere senza soldati", non ha senso impugnare la bandiera arcobaleno del pacifismo, radere al suolo gli eserciti per evitare la guerra. E' una sciocchezza enorme, prettamente ideologica. La difesa dei confini è una delle condizioni dell'esistenza di uno Stato e di una Nazione. A meno che non si voglia radere al suolo anch'essi (cosa che nel caso dei sinistri pacifismi non escludo), allora l'esercito diventa un'elemento essenziale.
Fare il servizio militare è utile. Lo diceva sempre mio nonno, e forse anche quello di molti altri, mentre raccogliendo le briciole del pane dalla tovaglia ricordava con sofferenza la guerra che odiava. La odiava davvero, eppure la naja, diceva a noi che per volere dell'allora ministro della Difesa Sergio Mattarella ne siamo rimasti esclusi, è una tappa che non può che far bene: riduce i casi di trentenni ancora in casa dei genitori a spese della pensione del povero padre.
Ecco perché anziché un privilegio di pochi, l'esperienza di aver marciato sotto il sole e pulito i cessi maleodoranti della caserma dovrebbe essere privilegio di tutti. Ne trarrebbe vantaggio ogni singolo cittadino e l'Italia intera. Così bisognosa di tagliare ai suoi giovani quel "cordone ombelicale" che li tiene "ancora legati al piccolo cosmo della famiglia".


Apre domani la caccia al Daino.




Nella Provincia di Bologna inizia domani,  1 settembre, la caccia di selezione  al daino maschi o.

I cacciatori seguiranno i seguenti orari


1-15 Settembre,  6,45 - 19,40
16-30 Settembre 7,00 - 19,15
1-15 Ottobre 7,20 -18,45
16-24 Ottobre 7,35 - 18,20
25-31 Ottobre 6,45 - 17,15
1-15 Novembre 7,00 - 17,00
16-30 Novembre 7,20- 16,45
1-15 Dicembre 7,35 - 16,35
16-31 Dicembre 7,45 - 16,40
1-15 Gennaio 7,50 -16,55
16-31 Gennaio 7,40 - 17,10
1-15 Febbraio 7,25 - 17,35
16-29 Febbraio 7,05 - 17,55
1-15 Marzo 6,35 . 18,15

Alleghiamo il calendario della Città Metropolitana di Bologna stagione venatoria 2015-2016.



domenica 30 agosto 2015

A Battedizzo una affluenza strabiliante per la festa patronale e della consulta.


La festa della consulta di Battedizzo, Badolo, Cinque Cerri , Capra e patronale  di Battedizzo ancora una volta ha fatto Bingo.
Ieri sera nell’accogliente e attrezzato   spiazzo che continua in sagrato della chiesa erano  presenti oltre 1500 visitatori e si presume che nelle tre giornate di festa di venerdì, sabato e domenica le presenze abbiano superato il numero di duemilacinquecento.
In molti hanno approfittato del ricco menù della cena preparata dagli oltre 50 volontari e ancor di più sono stati coloro che hanno gustato le prelibatezze contadine ‘mordi e rimordi’, come le crescentine contadine e i borlenghi.
Apprezzata anche la gara di briscola con in palio prosciutti e premi mangerecci. Molti anche i giochi per bambini e gli intrattenimenti musicali per gli adulti. 







Maurizio Sandri ( a sin.) si prepara
Il sabato sera è stato affidato all’orchestra Budriesi . Questa sera, domenica 30 agosto, al sassese Maurizio Sandri.  
E’ stata così rispettata l’antica tradizione della festa patronale dedicata a Sant’Anna, riproposta in forma aggiornata ai tempi: grande stand gastronomico e esaltazione degli ‘stuzzichini montanari’ . La crescentina contadina l’ha fatta da padrona. Per dare maggior  aderenza alla festa di paese è stato festeggiato anche il compleanno di uno dei tanti piccoli ospiti.
 Il programma artistico della festa poi è stato riservato proprio ai bambini che hanno dato prova della loro sensibilità e della loro capacità interpretativa riportando su foglio il disegno della loro interpretazione di uno scorcio del contrafforte pliocenico.  
“La risposta positiva dei parrocchiani e non solo, compensa i numerosi sforzi dei tanti volontari, tanti nella preparazione quanti nella gestione dei tre giorni di festa,” spiega Claudio Bignami ( nella foto) perno organizzativo della festa. “Vedere poi i vecchi parrocchiani, trasferiti altrove, ritornare e ritrovarsi nella festa è stata la ciliegina sulla torta. La conferma del successo della festa è certamente uno stimolo per continuare la bella tradizione per la quale sono mobilitati volontari di Battedizzo, Badolo, Capra e Cinque Cerri che meriterebbero certamente più di un semplice ringraziamento. La comunità, anche con piccoli gesti di compiacimento e di attenzione, dimostra quanto sia grata per la bella iniziativa nella quale si identifica”.

Paola Degli Esposti mostra le opere di Badari
In occasione del moto raduno che faceva parte del programma mattutino della festa, era presente anche l’artista Marzio Badari che ha voluto donare due sue opere alla parrocchia.
I volontari intendono, con i fondi raccolti, avviare interventi di manutenzione al complesso religioso di Battedizzo.


Gli artisti del Contrafforte Pliocenico


A sinistra la festeggiata per il compleanno

Quelli con non mollano mai.

I volontari con gli aspiranti volontari

Festa per le famiglie

Francesco, la mascotte della festa