giovedì 22 ottobre 2015

Vado di Monzuno. I Carabinieri hanno trovato pneumatici rubati e stupefacenti.


Foto dei Carabinieri di Vado.
Partono a 'caccia' di gomme rubate e trovano invece una distributrice di stupefacenti. L'inconveniente, si fa per dire, è successo ai Carabinieri di Vado, che, al termine della battuta, più fruttifera del previsto,  hanno arrestato una 47enne di Castiglione dei Pepoli per detenzione di sostanze stupefacenti ai fini di spaccio e denunciato due rumeni residenti a Grizzana Morandi, un 23enne per furto e un 28enne per ricettazione.

Martedì mattina, i Carabinieri di Vado e di Grizzana Morandi si sono recati a casa di un soggetto di Grizzana Morandi per eseguire una perquisizione delegata dalla Procura della Repubblica di Bologna in merito a un’indagine di furto di pneumatici e cerchi in lega commesso a luglio ai danni di un’officina di Rioveggio. Non avendo trovato nulla di quanto cercato, i militari hanno effettuato un’ulteriore perquisizione a casa della 47enne che, essendo una buona conoscente del soggetto perquisito, era sospettata di detenere la merce rubata. 

Durante la perquisizione però, anziché trovare gli pneumatici, i Carabinieri hanno trovato un bilancino di precisione e un barattolo di vetro con diversi ovuli di hashish del peso di 450 grammi. Una ulteriore attività info-investigativa ha consentito di venire a conoscenza che la refurtiva poteva trovarsi nella disponibilità di due rumeni residenti a Grizzana Morandi. Una volta raggiunti, il 28enne è stato trovato in possesso di quattro gomme da neve installate sulla sua BMW, di cui inizialmente non era in grado di giustificare il possesso. In seguito ammetteva le proprie responsabilità dicendo di averle acquistate dal 23enne, autore materiale del furto. I rumeni, reo confessi, hanno accompagnato i militari nelle adiacenze di un cantiere edile situato nelle vicinanze del tratto autostradale di Rioveggio per mostrare il posto in cui era stata occultata la refurtiva: 24 gomme invernali e 12 cerchi in lega per auto. Quanto rinvenuto è stato posto sotto sequestro.

In sede di rito direttissimo, celebratosi ieri mattina nelle aule giudiziarie del tribunale di Bologna, la 47enne è stata condannata a 1 anno e 6 mesi di reclusione con sospensione della pena.




Dal Comando Provinciale Carabinieri di Bologna

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