mercoledì 25 novembre 2015

Ancora ritardi e vagoni senza riscaldamento sui treni della Porrettana. L'assessore Donini ha promesso: "Entro il 2016 sostituiremo buona parte del materiale rotabile vecchio"





Un lettore ha inviato questo articolo di R.it 


Bologna.Ritardi (oggi fino a 40 minuti), vagoni gelati e polemiche: chi vorrebbe la class action, chi teme di perdere il lavoro perchè non arriva mai in orario, chi  medita di non rinnovare l'abbonamento. Strazio Porrettana, l'ira dei pendolari si fa sentire. Al punto da sollecitare stamattina un intervento dell'assessore regionale ai trasporti, Raffaele Donini, chiamato in causa dai pendolari con diversi post sui social che lamentavano una mattinata di ritardi e gelo tra Bologna e Porretta.

Questa mattina ci sono state corse arrivate fino a 40 minuti dopo l'orario previsto: pare per conseguenze dovute a una motrice guasta del treno delle 6.40 da Porretta. Ma i pendolari hanno evidenziato anche che i nuovi convogli, i Vivalto, "entusiasticamente annunciati sono già in condizioni pessime e col riscaldamento insufficiente", scrive uno dei portavoce del comitato pendolari, Valerio Giusti. Aggiungendo: "sarà difficile affrontate l'inverno per noi pendolari della linea Porrettana".

L'assessore è intervenuto su Facebook spiegando di essersi attivato subito per evitare vagoni gelati. "Seguo quotidianamente- ha scritto- le segnalazioni dei disagi sulle principali linee ferroviarie regionali (la Porrettana è senza dubbio una delle più frequentate)" e "sto lavorando per giungere entro il 2016 e non nel 2019 alla sostituzione
di buona parte del materiale rotabile vecchio che provoca tanti problemi di qualità del servizio e sto cercando di inserire nella programmazione di Rfi anche il binario di interscambio di Vergato". Inoltre, "nell'immediato ho sollecitato a Trenitalia interventi di sistemazione del sistema di riscaldamento dei treni. Sono consapevole e non indifferente ai disagi dei pendolari. Continuerò a lavorare per dare risposte strutturali".

13 commenti:

Anonimo ha detto...

L'assessore Donini non dice la verità.
Proprio ieri sera a Porretta Terme il consigliere regionale e segretario regionale del PD ha affermato che forse è solo forse, nel 2d016 ci potrebbe (dico potrebbe se lo conqsuistiamo) essere un solo treno nuovo sulla Porrettana.
Una cosa è invece certa: che dopo un anno dal suo arrivo la situazione continua a peggiorare e la gente perde studio e lavoro.

Anonimo ha detto...

gli Ingegneri stanno ancora divagando per sapere se rimettere in esercizio il defunto binario 1 o riattivare lo scomparso binario 3?

Anonimo ha detto...

Parole, parole, parole, parole
parole soltanto parole
parole

Anonimo ha detto...

fino a quando certe poltrone sono occupate a rotazione e a turno dagli stessi attori e, soprattutto dalla stessa compagine politica, le cose non potranno che andare così come stiamo assistendo ad esempio dal 2004 ad oggi con la gestione dei treni vuoti da bologna a Marzabotto

http://demetra.regione.emilia-romagna.it/al/monitor.php?vi=all&dl=c1360fd0-3020-6f46-0cb4-565565dc70c1&dl_id=2&dl_t=html&dl_a=y&ev=0

per analogia la stessa cosa accade con l'invenzione delle città metropolitane e unioni fusioni dei comuni.

le poltrone sono occupate da soggetti nominati e non eletti.

non solo: un sindaco che è assessore e consigliere di un Comune poi è consigliere di un'Unione e poi vice sindaco della Città Metropolitana e poi assessore nella medesima struttura e poi rappresentate del comune come socio di Cosea e poi...

e gli esempi sono anche altri.

questo per dire che certe poltrone andrebbero assegnate alle minoranze così da gestire (controllando) la cosa pubblica senza doversi perdere in seimila interpellanze o interrogazioni

Anonimo ha detto...

però, alla fine, la faccia ce la mettono

http://vergatonews24.it/2015/11/26/massimo-gnudi-lappennino-scende-in-citta/

Anonimo ha detto...

Il binario di incrocio c'era già! Ma quando si diceva di non smantellarlo dicevano che si parlava di niente..e ora...spese per rifare una cosa che esisteva già

Imprenditore Ancipito ha detto...

Non capisco, per anni si è detto che troppi erano quelli che vivevano di politica, l'esempio che ha portato l'anonimo dell 12.55 dimostra che le riforme che si sono avviate hanno portato ad una sostanziosa riduzione del numero dei politici. Se non si fossero fatte le riforme, peraltro ancora poche, al posto della sola figura politica citata ve ne sarebbero state almeno cinque, tutte stipendiate, mentre il soggetto in questione, come tutti gli altri con funzioni simili, non ha alcuna indennità se non quella di Sindaco di un Comune, se vi pare poco!!!
Per la precisione elenco i soggetti che sarebbero all'opera con relativa lauta indennità se non si fosse provveduto a "cambiare verso" come richiama spesso il nostro Presidente del Consiglio:
1 - Presidente della Provincia
2 - Vice presidente della Provincia
3 - Assessore Provinciale alla montagna
4 - Presidente della Comunità Montana
5 - Assessore della Comunità Montana
Ricordo inoltre che tutti i soggetti che fanno parte dei nuovi organi sono stati regolarmente eletti nella loro veste di Sindaci, quindi l'affermazione che si tratta di nominati è totalmente fuori luogo semplicemente perchè non corrisponde al vero.
L'idea poi di far gestire la cosa pubblica dalle minoranze mi sembra cozzi con il più elementare dei principi della Democrazia.
Capisco la frustrazione di non poter prevalere nel consenso popolare da tanti anni, questo però non giustifica lo stravolgimento delle regole Democratiche, come si dice volgarmente "la pagnotta bisogna guadagnarsela".
State sereni.

Anonimo ha detto...

Come nel medioevo i sindaci diventano conti, marchesi, principi, e i cittadini sudditi.

Imprenditore Ancipito ha detto...

Veramente mi sembrava di aver chiarito che con le riforme che sono state fatte sono stati proprio eliminati principi conti marchesi baroni ecc. , se così li vogliamo chiamare, io li ho individuati con le cariche che oggi non ci sono più.
Se l'unica figura rimasta, peraltro eletta dal popolo e non nominata dal re, le richiama il medioevo è un suo problema di comprensione.

Anonimo ha detto...

Ma vogliamo stare sul tema e parlare dei ritardi e del riscaldamento dei treni o vogliamo come sempre dire "il problema è un'altro" e tirare fuori i principi i marchesi i conti ed i baroni.
Il problema vero è molto più semplicemente il materiale rotabile e la funzionalità delle stazioni.
Sulla carta i programmi della Regione e delle F.S. dovrebbero dare risposte positive a questi problemi entro il 2018, speriamo che sia vero, comunque sarà bene fare buona guardia e verificare man mano il procedere di questi programmi ambiziosi, mai abbassare la guardia.

Precisino ha detto...

Si chiamano Carrozze e non vagoni, la differenza è ovvia e credo conosciuta da tutti tranne da quello che si erge a risolutore immediato dei problemi ferroviari, sempre che fosse lui a dirigere.
Ma mi faccia il piacere!!!!

Anonimo ha detto...

"Il problema vero è molto più semplicemente il materiale rotabile e la funzionalità delle stazioni."

Sì, insomma, l'unica cosa che funziona è - "semplicemente" - il binario in piena linea. Per fortuna che ponti e galleria stan su da sè, per ora.

Anonimo ha detto...

Per funzionalità delle stazioni intendevo anche i secondi binari nelle stazioni strategiche per il percorso dei treni, quindi penso che siamo d'accordo.