domenica 20 dicembre 2015

L'Appennino soffre per mancanza di neve.

SASSO MARCONI: “Far slittare Natale per aiutare lo sci”
CORNO ALLE SCALE

Il momento delicato di questo settore al Panathlon Club Valle del Reno

E’ purtroppo chiaro a tutti che le attività relative agli sport invernali stanno attraversando un periodo difficile e di conseguenza tutto l’Alto Reno ne risente sia sotto l’aspetto economico che sportivo. Ne hanno convenuto tutti gli intervenuti al meeting organizzato dal Panathlon Club Valle del Reno e cioè Viviano Montanari, presidente del Comitato provinciale FISI, Loris Lorenzon, presidente dello Sci Club Corno alle Scale di Bologna, Jari Lenzi, presidente di “Tutto Bianco Sci Club”, Luigi Marcacci, presidente dell’Associazione Albergatori di Vidiciatico, ed il giornalista Matteo Fogacci, caporedattore di Telecentro-Telesanterno
Abbiamo visto tutti che è in atto una variazione climatica che sta condizionando pesantemente tutto il settore – ha sottolineato Viviano Montanari Nel periodo natalizio le piste di sci erano piene di ragazzi e di adulti che si divertivano e facevano sport. Da qualche anno la neve non c’è, si vede solo a gennaio e febbraio e quello che si perde sotto tutti i profili, non è più recuperabile, perché non ci sono più né vacanze scolastiche, né ponti per chi lavora. Sarebbe bello che si potessero fare le feste natalizie un mese più avanti…in poche parole che Natale fosse spostato a fine gennaio.- conclude con un sorriso, forse col proposito segreto di chiederlo al nuovo vescovo.- Fino a qualche anno fa il bilancio delle vacanze natalizie rappresentava per gli albergatori il 50% del totale, quindi immaginiamo adesso come siano messi….”
La conferma del calo dell’attività arriva anche dai presidenti di società.
Noi abbiamo iniziato nel 2003 ed eravamo partiti con un buon numero di iscritti, circa 200 , e per i primi anni siamo rimasti stabili, poi c’è stato un calo ed ora abbiamo una settantina di tesserati, di cui 40 sono praticanti. Arrivano da Bologna, dalla Valle del Reno ed anche dalla Toscana. – ci dichiara Jari LenziAbbiamo vinto molti titoli regionali nello snowboard e qualcuno anche nello sci alpino. Nella classifica generale delle società siamo al 12° posto.”
Quali sono gli elementi che possono condizionare chi vuole intraprendere questa disciplina?
– E’ ancora uno sport un po’ costoso, ma non è questo il freno. Il problema viene soprattutto dalla possibilità di raggiungere piste che abbiano un buon impianto di innevamento. Al Corno alle Scale stanno facendo lavori e sta migliorando. Presenta delle piste che ritengo molto valide sotto il profilo tecnico.”
Loris Lorenzon dello S.C.Corno alle Scale annuisce e aggiunge:
La nostra società è molto più vecchia, è nata nel 1924, abbiamo in bacheca tanti titoli, ma la realtà è molto simile come numeri alle altre, cioè 70 iscritti e una quarantina i praticanti. Sono tante le difficoltà da affrontare ed abbiamo smesso di fare corsi e gare di sci alpino. Tante, troppe cose sono cambiate, non solo il clima. La maggior parte dei nostri associati veniva dalla città, ora i bolognesi non vanno più sull’Appennino ma sulle Dolomiti. Non ci sono più i gruppi che prendevano in affitto un pullman e andavano alla montagna più vicina. Vogliono posti con tante piste e alberghi moderni.”
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Loris Lorenzon riceve da Pier Luigi Valentini, vicepresidente del Club, il tradizionale gagliardetto
Ha toccato il solito tasto dolente sul quale ritorna Viviano Montanari.
“Da tempo stiamo parlando dell’assoluta necessità che i vari comprensori si uniscano e forniscano all’utente skipass validi per tutto il territorio. E cioè il Corno si dovrebbe unire non solo al Cimone, ma guardare anche verso la Toscana. Questo implicherebbe una forte e decisa collaborazione da parte di tutti i comuni e di tutti paesi. E la fine delle “ostilità” tra vicini come si vedono tuttora. Prendiamo esempio dal Trentino e da certe zone dall’Alta Lombardia. All’interno della vallata tutti lavoravano insieme senza farsi concorrenza, il turista andava un giorno in un posto a fare un’attività e il giorno dopo in un altro a farne un’altra e così si fermava per 7/10 giorni ed era contento. Qui ancora si organizzano le cose in modo da fare dispetto ai vicini. In questo modo l’Appennino bolognese non decolla e soprattutto fatica molto di più a trovare chi abbia voglia di investire e questo è fondamentale: qui urgono degli investimenti per mettere in linea con i tempi gli impianti, le strutture alberghiere e quelle per il dopo-sci. Mi riferisco ad alberghi con centro benessere, fitness, piscine, saune e posti che possono attirare anche i bambini. Sarebbe bello e utile un collegamento, tipo convenzione, con le Terme, ma finchè non saranno ripartite e sistemate è un discorso che non può essere portato avanti. Inoltre bisognerebbe risolvere quanto prima la sistemazione dello chalet,  è demoralizzante per chi arriva vedere quel rudere arruginito. Era girata la voce di una possibile costruzione di un albergo, spero che si concretizzi quanto prima
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Il presidente Mario Becca lo offre a Viviano Montanari
Al presidente FISI, Flavio Roda, lizzanese residente a Vidiciatico, cosa possiamo chiedere ?
– Innanzitutto che ci dia una mano per gli impianti di innevamento. La Ottolupi sta lavorando, hanno sistemato il Rifugio delle Rocce e, se tutti collaborano, possono proseguire nel risanamento. Poi che organizzi qualche gara al Corno ed infine che solleciti una ripresa nei rapporti con le scuole.
Una parte importante in tutto questo l’hanno gli albergatori che guardano occhi lucidi le tante foto appese all’interno con Tomba e altri campioni e belle piste coperte di neve.
Dobbiamo ammettere che qualcosa manca, ma nonostante questo gli albergatori, le Pro Loco e le altre Associazioni del territorio sono pronte per festeggiare il Natale e le altre festività con serate nei vari borghi, nelle piazze delle varie frazioni ed anche al cinema. – ha affermato Luigi MarcacciIn tutti gli alberghi e ristoranti verrà organizzato il tradizionale cenone di fine anno. Nel corso della prossima settimana la gente del Belvedere salirà al Corno per portare più neve possibile in pista e durante le festività funzionerà tutti i giorni la navetta che porta gli sciatori alle pendici del Corno.
Le intenzioni ed i programmi ci sono. Mancano però due elementi fondamentali: la neve ed una vera collaborazione fra tutti. E infatti la serata si è conclusa con una dichiarazione unanime : fare rete per salvare l’Appennino. Motto detto e ridetto su tanti tavoli ed in tante occasioni, ma finora….
Nell’over time, ovvero al di fuori del tema della serata “Lo sci bolognese  ed il Corno alle Scale” , terza organizzata dal P.C.Valle del Reno (nella prima furono ospiti Biagi e Martini, nella seconda Flavio Roda), Viviano Montanari ha lanciato una sua idea sulla quale sarebbe bene che in tanti riflettessero:
Un mio sogno sarebbe la realizzazione di una pista ciclabile da Bologna a Porretta lungo la linea ferroviaria. Attirerebbe una folla di ciclisti da tutta l’Italia, e non solo. I Sindaci coi quali ne ho parlato si sono dimostrati entusiasti, ma la cosa è finita lì. Spero che in un prossimo futuro qualcuno porti avanti il progetto.”
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Foto di gruppo degli ospiti. Da sn: Matteo Fogacci, Lorenzon e Ghedini dello S.C.Corno alle Scale, Pier Luigi Valentini e Mario Becca del P.C.Valle del Reno, Viviano Montanari della FISI, Jari Lenzi dello S.C. Tutto Bianco, Luigi Montanari dell’Ass. Albergatori, e  Lucia Ori dello S.C. Tutto Bianco.

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