mercoledì 18 maggio 2016

Da Pesaro a Bologna per “Tre giorni in Appennino”alla scoperta del patrimonio organistico 'montanaro'.

Ermanno Pavesi, Assessore alla Cultura del Comune di Monzuno, informa: 




Gli studenti del Conservatorio G. Rossini di Pesaro delle classi d’Organo e del corso di Musicologia saranno a Bologna per tre giorni alla scoperta del patrimonio organistico della Valle del Savena e del Lavino.
Inizieranno il loro tour domani, giovedì 19 maggio, con la visita agli organi di Sabbioni, Scascoli, Anconella a Loiano e Madonna dei Boschi a Monghidoro; la mattina si terrà una lezione-concerto presso l’organo di Sabbioni per gli alunni dell’Istituto Comprensivo di Loiano-Monghidoro; la sera alle ore 21 nella chiesa del Santuario di Madonna dei Boschi si concluderà col concerto-saggio degli studenti organisti che suoneranno lo strumento del XVII secolo ospitato dal santuario.
Venerdì 20 maggio saranno visitati gli organi di Monte San Giovanni e Brigola; la mattina si terrà una lezione-concerto presso Monte San Pietro per gli alunni dell’Istituto Comprensivo; la sera alle ore 21 nella chiesa di Brigola è previsto il concerto-saggio degli studenti organisti e quello del “Nuovo Nonetto della Banda Bignardi di Monzuno”.
 
La mattina di sabato 21 maggio gli studenti partiranno alla volta di Bologna e, prima di rientrare a Pesaro, visiteranno l’Accademia Filarmonica e la Basilica di San Petronio, conoscendo da vicino i preziosi strumenti conservati nelle due prestigiose sedi.
Il progetto è stato reso possibile grazie alla collaborazione degli Assessorati alla Cultura del Comune di Loiano e Monzuno, degli Istituti Comprensivi di Monte San Pietro e Loiano-Monghidoro, i parroci e le comunità parrocchiali, i Frati Francescani dell’Immacolata di Madonna dei Boschi, l’Associazione Arsarmonica, il Gruppo di Studi Savena Setta Sambro, Emilbanca, l’Unione dei comuni dell’Appennino bolognese.


Gli antichi organi che costellano in maniera capillare il territorio appenninico sono un patrimonio storico meraviglioso – spiega Ida Zanini della Associazione Arsarmonica che cura l’iniziativa - appartengono alle chiese ma sono sempre frutto di una scelta di una comunità, grande o piccola, per fare sentire la propria presenza. Ma gli organi, come qualsiasi altro strumento, hanno bisogno di fare sentire la loro voce per ricordare la loro presenza e segnare anche con la musica le tracce della civiltà del nostro territorio. Anzi, gli organi occorre “andarli a trovare” là dove sono, per capire come essi si connettano ai luoghi”.
Il progetto nasce con l’intento di far conoscere ai giovani studenti marchigiani alcuni organi storici dell’Appennino bolognese e prevede visite guidate e lezioni sugli strumenti antichi dell’Appennino; la peculiarità tuttavia è data dalla presenza di saggi rivolti al pubblico e lezioni-concerto per le scuole del territorio. In questo modo si attua uno scambio tra visitatori marchigiani e studenti e residenti emiliani che si rendono consapevoli non solo della musica ma anche della ricchezza dei luoghi nei quali vivono e studiano. Ogni concerto è infatti anticipato da una guida all’ascolto a cura degli allievi musicologi.



 

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