venerdì 7 ottobre 2016

A Castiglione dei Pepoli due giorni per ricordare la tragedia della guerra e ribadire una cultura della pace.


L'unione dei Comuni dell'Appennino bolognese informa: 

Il Comune di Castiglione dei Pepoli domani, sabato 8 ottobre alle 16, siglerà un 'Patto di Amicizia' con il Comune di Cantagallo presso la sala consiliare del Comune di Cantagallo, mentre dedicherà la giornata di domenica 9 ottobre al ricordo di Dante Cruicchi

Il patto conferma un legame tra le due comunità che si formò durante la seconda guerra mondiale: gli abitanti di Luicciana, Cantagallo e Luogomano, nel pistoiese, il 4 settemebre 1944 furono costretti dall'esercito tedesco ad abbandonare le loro case. Interi paesi subirono uno sfollamento coatto e furono condotti a piedi a Castiglion de' Pepoli e a Creda, dove furono accolti con grande generosità dalla popolazione del posto.
Grazie al lavoro di ANPI Cantagallo e ANPI Castiglione dei Pepoli, si susseguono incontri e iniziative per rinsaldare quel legame nato in un momento così difficile e condividere valori come pace, fratellanza, solidarietà.

Il giorno dopo, domenica 9 ottobre, Castiglione dei Pepoli ricorda il suo illustre cittadino Dante Cruicchi. Per volontà del Comune di Castiglione dei Pepoli e dell’Unione dei Comuni dell’Appennino Bolognese, infatti, la giornata sarà dedicata al racconto per immagini e parole sulla vita di Dante Cruicchi - a cinque anni dalla scomparsa - che si concluderà presso il giardino del Centro di Cultura dove sarà posta una speciale targa realizzata dall’associazione Culturale Officina 15, in memoria di uno dei ‘figli’ più importanti di Castiglione e di tutto l’Appennino.


Figura di primo piano della resistenza antifascista, Dante Cruicchi si dedicò anima e corpo alla politica e al giornalismo. I suoi temi più cari furono internazionalismo e pacifismo; dopo anni di attività politica nelle amministrazioni locali, Cruicchi diventò sindaco di Marzabotto, fondando l’Associazione internazionale delle città martiri. Se la memoria dell'eccidio di Marzabotto, uno dei peggiori episodi della barbarie nazifascista, è diventata simbolo mondiale di pace e tolleranza si deve in gran parte alla caratura politica internazionale e alla passione di Cruicchi, che amava autodefinirsi “artigiano della pace”.


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