martedì 20 dicembre 2016

PROPOSTA SHOCK DELLA LEGA: «REGIONE A TASSE ‘ZERO’ E’ UN OBIETTIVO POSSIBILE»


 Il Gruppo Lega Nord Emilia-Romagna ha inviato

«L’unico rimedio possibile per invertire il trend, dopo un periodo di crisi perdurante, potrebbe essere uno shock fiscale: ovvero, l’abbattimento significativo delle imposte locali.» A chiederlo con un apposito ordine del giorno in Assemblea legislativa, conti del Bilancio alla mano, è il consigliere regionale della Lega Nord, Stefano Bargi: «La Regione – dice il consigliere – versa più soldi di quelli che riceve, rispetto allo Stato centrale. Questo va messo nel computo di un’analisi complessiva, che ci spiega come il saldo economico del territorio abbia visto un Pil in risicata salita, nel 2016, a fronte di una caduta del 34% del credito alle piccole e medie imprese, e del 3% per quel che riguarda i contratti a termine.» Segnali inequivocabili, secondo Stefano Bargi, che mostrano chiaramente un quadro di «perdurante stagnazione economica.» Le misure tampone finora adottate dall’esecutivo, tra spot e strumenti limitati, non hanno saputo invertire significativamente l’andamento negativo.
 Per giunta, Bargi ha più volte sottolineato che le imprese emiliano-romagnole hanno saputo creare un milione di posti di lavoro, ma in altri Paesi. Anche in quelli dell’area “euro”, come Austria e Slovenia. Dunque? «Senza uno shock positivo, l’economia regionale non potrà uscire dall’attuale crisi. E si può perseguire questa strada riducendo drasticamente le imposte che stanno vessando cittadini e imprese: mi riferisco – chiarisce Bargi – alle addizionali Irpef,
 all’Irap (senza intaccare la funzionalità del sistema sanitario, finanziato da questa imposta;), fino alle accise sulla benzina»,per fare alcuni esempi. Senza toccare le entrate sulla sanità, «si posso sbloccare risorse – continua il consigliere – fino a 200 euro a cittadino (1000 euro a famiglia), lasciando queste risorse sul territorio, per lo sviluppo dell’economia regionale.» Quello che il Carroccio chiede, insomma, è di «ridurre significativamente il carico
 fiscale regionale, che grava su cittadini e imprese – sottolinea Bargi –. Solo in questo modo, si potrà uscire dalle secche in cui l’Emilia-Romagna si trova.»

1 commento:

Anonimo ha detto...

finalmente!!!!!!!