giovedì 9 novembre 2017

Maurizio Osti sempre più protagonista.

Si moltiplicano le mostre e le attività dell'artista sassese Maurizio Osti  ( nella foto) a riprova che il suo cammino espressivo ha preso una forte velocità, confermando la vivacità del suo lavoro e il successo raggiunto e testimoniato dai riconoscimenti numerosi che anche in quest'ultimo periodo gli sono stati attribuiti.

Attualmente sue opere grafiche sono presenti in più mostre prestigiose.



Innanzitutto ha in corso a Modena la mostra 'Maurizio Osti. Artista di caratteri, anche ' alla Biblioteca Civica Poletti, inserita nel Festival della Filosofia e curata da Carla Barbieri e Pasquale Fameli. Anche Il Sole24 Ore, nel domenicale del 10 settembre, ha pubblicato ' L’elogio della Bellezza' per ben due volte con un ingrandimento tale da poter leggere il testo composto con la FF Font da Osti disegnata ed esposta in mostra dove sono presenti le applicazioni creative delle font non pubblicate in catalogo.
La mostra è visitabile fino al 5 gennaio. 
 
Lybris

Contemporaneamente, una sua istallazione 'Libris' è all'esposizione de 'La collezione d’arte dell’Assemblea Legislativa della Regione Emilia-Romagna' con nuove donazioni, curata da Sandro Malossini, visitabile fino al 20 novembre in ia Aldo Moro 50 di Bologna.


Inoltre, insieme ad altri artisti della Scuola grafica bolognese, espone al Museo del Patrimonio Industriale - Fornace Galotti per Il Garamond ritrovato che rimarrà visitabile fino al 31 gennaio 2018 in via della Beverara 123 Bologna.

Osti è stato recentemente nominato socio onorario dell'Associazione Italiana Design della Comunicazione Visiva (Aiap) e la tessera associativa gli è stata conferita in occasione dell'Aiap design Per a Roma durante l'International Graphic Design Week dal titolo 'Culture Visibili'. La cerimoniuia si è svolta nella prestigiosa sede dell'Istituto Centrale della Grafica di Roma.  

 Nel commentare l'importante traguardo e ringraziare per il prestigioso riconoscimento, Maurizio Osti ha detto tra l'altro: “Ognuno di noi è autore e l’opera, sia essa grafica o artistica, condensa attraverso i linguaggi messi in essere processi culturali, progettuali e critici, ­­­la relazione tra la nostra soggettività e le esigenze della committenza”.


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